mercoledì 18 giugno 2014

GRATTANDO IL GHIACCIO AD ISTANBUL_ 2

Se dovessi disegnare Istanbul come fa mirabilmente la mia amica Paola con le “città invisibili”, disegnerei un contenitore straboccante di cose le più diverse, per tipo, consistenza e qualità, tenuto in equilibrio su uno stelo alto e sottilissimo.

Questa è la una rappresentazione di quella città che si associa al ricordo della mia brevissima esperienza.
non ci sarà mai l'alta marea?


dal tetto dell'hotel

arredo urbano e catapecchie convivono

i percorsi di ciascuno si sfiorano senza collidere, in improbabile ma efficace equilibrio

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