sabato 2 giugno 2018

STOLTO RAMINGO APOLIDE _ NOTERELLE

Oh insomma, quattro noterelle, quattro corbellerie da stolto ramingo apolide lo coglio scrivere anche io.
A me l'idea del “contratto” piace. Non necessariamente il contenuto di questo “contratto di governo”. Mi piace che ci sia consapevolezza delle differenze, che si sappia non farne questione “di vita o di morte” (aiuta che entrambe le formazioni non siano di sinistra ;-) e che stiano insieme più per interessi che per ideali), e che ci si impegni a cercare di superare le difficoltà e i contrasti con le discussioni.

Vengono esautorati i ministri, probabilmente lo stesso Premier, e i parlamentari contano come il due di picche quando briscola è cuori. Ciò è grave ed è anche figlio del fatto che il contratto è stato fatto dopo le elezioni per necessità e che l'ampio successo in termini di seggi, soprattutto del M5S rende dubbiosi i capi su chi è salito sul vascello (probabilmente), mentre la Lega è un partito molto fideistico, molto verticistico e molto bolscevico, quindi è più naturale che la parola di pochi capi sia accolta sempre con entusiasmo acritico (per ora le hanno indovinate, perchè non credere in loro?)

Io ho auspicato (sperare era troppo anche per la mia ingenuità) in un contratto leale e realistico tra tutte le forze a sinistra discusso fino allo stremo e (qui sta la profonda differenza con il contratto governativo) elaborato prima delle elezioni – intendo dalla punta centrista del PD fino alla sinistra più a sinistra- che tenesse conto dei fichi secchi a disposizione per organizzare le migliori nozze per tutti i cittadini italiani (comprendendo anche i nuovi italiani), insomma come dico spesso, perché non c'è da promettere il migliore dei mondi possibili, bensì il meno peggio dei mondi probabili.

Lo auspicavo a novembre 2017 quando iniziava a profilarsi la chiamata alle urne http://sistacomedautunnosuglialberilefoglie.blogspot.com/2017/11/le-tabelle-sinottiche-del-centro.html e non ho cambiato idea e continuo ad essere deluso dalla cacofonia di voci ognuna per sé parlante che si sente tra coloro che, alla fine senza tanta autorevolezza, vorrebbero proporsi o imporsi come guida della Italia progressista.

Ora leggo Calenda che propone un “fronte repubblicano” e leggo commenti che, con ancora l'inchiostro dello scritto di Calenda umido, dicono subito che è tutto sbagliato (o passare più sbrigativamente all'insulto). Per carità: Calenda ha più strumenti culturali, politici e più conoscenza di quanto possa averne io in tre vite, magari vede doe non vede e sa cose che io non so, però due riflessioni me le fa sorgere: la prima è che la proposta non merita di essere subito accantonata, ha un suo valore, certo occorre discuterla e circoscriverla (per esempio “chi” sta dentro il Fronte Repubblicano? Io rimango convinto che più a destra del PD non si può andare e vorrei ragionare con chi sta a sinistra del PD: insomma NO a Forza Italia e Berlusconi); la seconda è che io credo (ma le previsioni più lunghe di un giorno sono soggette ad essere smentite) che questa alleanza di Governo ha la possibilità di durare una o anche due legislature (spiegherò perché) e quindi serve un impegno di riformulazione di un pensiero progressista che deve essere di lunga durata e di profondo radicamente, il Fronte Repubblicano mi sembra abbia un'ansia di barricata (anche sacrosanta) che può durare pochi mesi. Io non scommetterei su prossimi cambiamenti di scenari e quindi c'è il rischio che questo Fronte faccia la fine dei Governo Ombra


Perché dureranno: qui riprendo, nella sua lucida e drammatica sintesi, quanto scrive l'amico (virtuale) #MaurizioGhezzi che cito integralmente : Sui social una valangata di dichiarazioni passate e recenti dei nuovi ministri che smuovono sorpresa e indignazione per i contenuti xenofobi, razzisti e (quando va bene)oscurantisti e ultraconservatori. Ecco, volevo dirvi che li hanno votati proprio per quello #magarinonlosapete - ecco “li hanno votati proprio per questo. E questo manterranno e questo piacerà (fino a che gli interessi personali non saranno toccati, perchè si sa che siamo un popolo che vive per l'ideale (:-))

E forse potremmo anche essere stupiti da qualche atto (soprattutto da parte dei ministri M5S che continuo a non sentire ostili)

Infatti quando c'è stato il momento dell'esplorazione Fico io ho sperato che M5S e PD si sedessero al tavolo per discutere (anche considerando l'approccio assolutamente gregario e timido di M5S come si è dimostrato facendosi fagocitare dalla più strutturata e spregiudicata Lega – e anche un po' prendere per i fondelli). Ho considerato l'intervento a gamba tesa di Renzi assolutamente nefasto (per l'Italia). Però chi mi fa notare che il PD si sarebbe schiantato non ha torto, in considerazione della confusione che regna in quel partito.

Abbiamo evidentemente una grande carenza di Statisti in compenso abbiamo una sovrabbondanza di parvenu politici. A mio avviso tra gli ultimi statisti metterei Gentiloni, Minniti e Calenda. Spero non spariscano dalla scena politica

Che noia i Social che sono ridondanti di attacchi alla incoerenza degli uni e alle dichiarazioni degli altri. Mamma mia. La discussione politica giocata sulle dichiarazioni o su cose vecchie ormai di mesi se non di anni. Come se ripetere gli stessi attacchi facesse riconquistare i voti persi o intimorisse i nuovi padroni (non nuovi in realtà, lo erano già da tempo, da quando hanno imposto il vocabolario). Oggi ho letto una ripresa di un pezzo di Michele Serra che dice, più o meno che usare il vaffa con chi ha in passato usato il vaffa è da perdenti perchè si utilizza il loro vocabolario invece di darsi da fare per definirne uno nuovo (cito a memoria e forse mischio mie idee con quelle di Serra).

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