mercoledì 14 aprile 2010

GRAZIE MICHELE, SPERIAMO ABBIA SEGUITO

Michele Serra su "l'amaca" di oggi scrive ciò che ho proposto all'IC frequentato dai miei figli da quando è entrata alla Scuola Materna la più grande, che ora sta per iniziare l'Università, senza successo.
"Ignoro quali siano le idee politiche della preside del Trevigiano che ha proposto una "felpa scolastica", uguale per tutti gli studenti, per contrastare la dipendenza dalla griffe e come "simbolo di democrazia e di uguaglianza". Ma sono d'accordo con lei. Vengo da una generazione che si ribellò alle divise, al formalismo, alle regole imposte dall'alto. Non potevamo ( o non sapevamo) immaginare che le regole imposte dal basso potessero essere perfino peggiori. La soggezione alle mode, la sbracatezza come scorciatoia per sentirsi "qualcuno", l'ostentazione del proprio potere d'acquisto, fino dalla preadoloscenza, sono diventate appunto "regole", non per autoritarismo ma per conformismo sociale.
L'idea di reintrodure le divise scolastiche, in questo clima e in quet'epoca, ha dunque qualcosa di nuovamente sovversivo: l'infrazione di regole - quelle del conformismo modaiolo - che sono più pervasive e più subdole di qualunque regolamento scolastico. La divisa scolastica diventa una forma di anticonformismo attivo. Il suo unico difetto è essere suggerita o imposta dagli adulti, e non è un difetto da poco. Ma almeno ristabilisce una dialettica vivace, e contrastata, tra adulti e ragazzi, piuttosto che il pigro, sterile, noioso sopportarsi a vicenda".
Concludo che non temo di dire che in questo caso sono d'accordo con il Ministro Gelmini, dalla quale molte altre cose mi dividono.