mercoledì 27 luglio 2011

LA NOIA è...

"La noia è appunto questo cercare la novità e non trovarla perchè non la si cerca nella sua sede normale, nel quotidiano"
Luisito Bianchi
Dialogo sulla gratuità

lunedì 25 luglio 2011

MI SENTO NORVEGESE

NORVEGIA
La nostra dignità sconfiggerà l’orrore
25 luglio 2011 DAGBLADET OSLO

Fiori e candele in omaggio ai giovani uccisi sull'isola di Utoya, in Norvegia, il 22 luglio scorso
AFP
Almeno 93 morti e 97 feriti: il duplice attentato perpetrato il 22 luglio da Anders Behring Breivik, un fondamentalista di estrema destra, ha sconvolto la Norvegia. In un editoriale pubblicato il giorno dopo, il quotidiano “Dagbladet” esorta i norvegesi a non cedere alla paura e alla tentazione di rinchiudersi in se stessi.
Lars Helle
Non dimenticheremo mai le assurde 24 ore che abbiamo appena vissuto. E non dovremo dimenticarle. Prima, però, porteremo il lutto dei morti di Utoya (l’isola dove stava avendo luogo un campo estivo per giovani laburisti) e del centro di Oslo. Lo porteremo dentro di noi. Anche quando ricostruiremo il quartiere del governo devastato dall’esplosione. E mentre la sezione dei giovani del partito laburista Auf (Arbeidernes Ungdomsfylking) si ricostituirà, dovremo ricostruire anche una nuova Norvegia, fondata sull’apertura e sulla fiducia nei confronti degli altri.
È normale sentirsi profondamente in collera per l’accaduto. Dobbiamo esserlo. Il terrorismo e lo sterminio di massa sono incomprensibili. Di fronte a simili azioni non c’è alcuna giustificazione. Come ha detto il primo ministro Jens Stoltenberg, siamo stati travolti da una vicenda che ruota attorno alla paura, al sangue, alla morte.
Hanno arrestato un uomo. Forse ha agito da solo, forse è stato aiutato da altre persone. È evidente che si dovrà fare chiarezza in questa vicenda. E andare sino in fondo, perché il terrorismo non deve averla vinta. Ciò sarà possibile esclusivamente attraverso un decoroso iter giudiziario e con un atteggiamento moderato, consono alla Norvegia che vogliamo far rinascere dopo il 22 luglio 2011. Non vogliamo una Norvegia che vari nuove restrizioni per i movimenti, che introduca più uniformi, più ingerenze nella vita privata di chi non vuole ascoltare la lingua del terrorismo. Altrimenti, ad averla vinta sarebbero gli estremisti.
Noi vogliamo una Norvegia fondata sui valori della libertà e dell’uguaglianza. Valori enormemente importanti per i giovani radunatisi a Utoya e per la maggioranza dei cittadini di questo paese.
In tutto questo, dobbiamo elogiare i membri del governo che fino a questo momento, in modo esemplare, si sono stretti nel lutto nazionale, evitando deplorevoli polemiche sulle responsabilità, sulle vittime o ancora sulla sicurezza. I politici degli altri schieramenti si sono anch’essi comportati in maniera responsabile. Soltanto in questo modo la Norvegia si risolleverà. Ed è soltanto in questo modo che dovremo discuterne.
Qui si vedono ancora i ministri passeggiare per strada
In questi ultimi dieci anni, in molteplici ambiti, gli avvenimenti mondiali ci hanno lanciato più di una sfida. È aumentata la richiesta generale di sicurezza. Nella vita di milioni di cittadini innocenti hanno fatto irruzione nuovi metodi di polizia, nel tentativo di intercettare qualche colpevole. Qui in Norvegia è ancora possibile incontrare per strada un ministro che passeggia come un comune cittadino. Ma dobbiamo prepararci a veder cambiare le cose.
Ieri, per qualche ora, per lo spiegamento di forze di polizia che ha fatto seguito all’esplosione, abbiamo avuto l’impressione che la Norvegia fosse nuovamente stata occupata, come in guerra. Per fortuna non è così.
Adesso dobbiamo soltanto evitare di lasciarci travolgere dalla paura, come è accaduto agli Stati Uniti dopo l’11 settembre 2001. La Norvegia è un paese che funziona bene. L’abbiamo constatato ancora una volta in queste ultime 24 ore, da come la polizia, il personale sanitario, la protezione civile e i volontari hanno garantito gli interventi di soccorso e hanno collaborato alle indagini.
L’abbiamo visto altrettanto bene nella comprensione chiara e genuina da parte dei politici norvegesi delle funzioni che essi devono espletare, soprattutto in rapporto al ruolo della polizia. La classe politica non deve assumere il ruolo di forza dell’ordine. Tocca alla polizia svolgere le indagini e prevenire le azioni criminali. Compete ai tribunali il compito di giudicare. Noi tutti, da par nostro, dobbiamo semplicemente verificare che tutto ciò avvenga in modo conforme alla legge.
Ciò che ancora ignoriamo è in che misura coloro che, in un modo o in un altro, sono stati toccati da questi tragici eventi siano stati devastati nell’anima e nello spirito. Né sappiamo come potremo fare a meno di tutti quei giovani uccisi che volevano dare il proprio contributo per una società migliore. Questi sono danni ai quali non si può porre rimedio col cemento, con i mattoni, con una semplice riverniciata. Sono danni che dobbiamo riparare tutti. Sono danni che oggi ci lasciano disperati e arrabbiati. (traduzione di Anna Bissanti)

venerdì 15 luglio 2011

SVIZZERI... CHE SAPUTELLI

Leggo sul Corriere:
dice Peter Flueglistaler, direttore dell'Ufficio Federale di trasporti svizzeri: "La galleria (del san Gottardo) ferroviaria più lunga al mondo, 57 chilometri, l'abbiamo pagata di tasca nostra, spendendo 18,7 miliardi di franchi ( 13 miliardi di Euro)rispetto ai 19,1 stanziati... i supertreni passeranno nel nuovo tunnel con UN ANNO DI ANTICIPO rispetto alla tabella di marcia"... sicuramente hanno fatto questo per togliersi il gusto di venire a fare i sapidi saputelli a Milano. per fortuna noi abbiamo l'assessore Cattaneo che ribatte con fiero cipiglio "non prendiamo lezione dagli svizzeri" (PECCATO, SE AVEVAMO QUALCHE SPERANZA LA POSSIAMO SOTTERRARE!) mentre da Roma l'ing viceministro Castelli alla banalità di un'operetta realizzata contrappone puntualizzando un elenco di opere che sono allo studio, che sono in programma, che sono in corso d'opera, insomma qualunque condizione fuorchè realizzata.Sinteticamente la cazzuta risposta ai villici svizzeri da parte di questi due esponenti da anni al governo regionale o nazionale potrebbe essere così riportata "io con te non gioco più, cicca cicca!"

venerdì 8 luglio 2011

LO CONFESSO, L'HO SCRITTA IO

Va bene, lo confesso: la norma salva Fininvest inserita nel testo della Manovra L'HO SCRITTA IO... è ora di svelare questo mistero, far cessare questa farsa nella quale ogni ministro accusa qualcun altro di averla scritta.
L'ho fatto non per fare un favore alla Fininvest e a Berlusconi ( ERA PALESE CHE QUELLA NORMA NON ERA PER AIUTARE LA FININVEST ... -scusate, mi tremano le mani dal ridere ) ma per tramare nell'ombra per fare un danno al Premier.
Ho inserito SURRETTIZIAMENTE quella norma verso il fondo del testo della Manovra - tanto ero sicuro i ministri non sarebbero mai arrivati a leggerla fino alle ultime pagine... ho sentito interviste a ministri che non sapevano neppure di quanti miliardi di euro fosse... lo chiedevano ai giornalisti.
Ora che la verità è saltata fuori finirà questo penoso gioco del lanciarsi la patata bollente di mano in mano e ognuno potrà tornare ad occuparsi di ciò per cui sono pagati... gli affari propri.

LA LEGA NON è TANTO DIVERSA DA BERLUSCONI 2- AD PERSONAM

Si legge sul numero odierno del VENERDì di Repubblica:
"Errare è umano, ma impiegare più di un anno per porre rimedio allo sbaglio, e soprattutto sfruttarlo per evitare un processo, non è un grande esempio di virtù. Quando l'anno scorso il ministro R.Calderoli cancellò il reato di associazione militare per scopi politici in un impeto di "semplificazione normativa", il suo collega I. La Russa disse che si trattata di una distrazione e che sarebbe stato reinserito presto. Casualmente era proprio quello il reato di cui erano accusati Calderoli e altri 35 leghisti, tra cui Bossi, Maroni, Speroni, per aver formato la "Guardia nazionale padana".
Calderoli però non tornò indietro e il novembre scorso il giudice ha scagionato tutti perchè il fatto non costituiva più reato. Pochi giorni fa un comunicato della Presidenza del Consiglio ha fatto sapere che è stato varato un decreto per l'"inserimento della nuova norma che disciplina il divieto di associazione militare". E' uguale a quella cancellata, periò il termine "nuova" non le si addice proprio. Ma ormai non fa più paura.

giovedì 7 luglio 2011

LA LEGA NON è TANTO DIVERSA DA BERLUSCONI- VEDI MULTE PER QUOTE LATTE

Dal Corriere del 7 luglio.
" QUOTE LATTE,LE MULTE RESTANO. POI EQUITALIA PASSERA' LA MANO (GRADUALMENTE)
E alla fine la moral suasion di Giorgio Napolitano ha funzionato. La parte della manovra che riguardava Equitalia e, di conseguenza, anche le quote latte, è stato cancellato ... in altre parole, l'agenzia di riscossione... contiuerà ad esigere il dovuto a quella fetta di agricoltori tanto cari alla Lega di lotta e di governo".
Quei soldi già anticipati dallo stato, cioè da tutti noi, per pagare le multe che l'Europa ha comminato a circa 1200 aziende che non hanno rispettato le quote latte, contrariamente alla gran maggioranza delle aziende italiane e per le quali la Lega vuole (alla faccia dell'etica e "delle tasche dei cittadini") un azzeramento.
MENO MALE CHE C'è NAPOLITANO. Di fronte a un PD che si incarta sulle province e continua a costruire montagne che partoriscono quando va bene topolini, abbiamo un gigante come baluardo difensivo per lo stato di diritto. Per il nostro bene credo sia necessario augurare salute e longevità al nostro Presidente.

mercoledì 6 luglio 2011

VORREI SAPERE CHI SONO I CITTADINI INTERPELLATI DAL PD

Il PD, infatti, non è stato mai per l'abolizione dell'istituzione provincia, poiché, ad esempio, le questioni relative ai trasporti, all'assetto idrogeologico, agli aspetti ambientali e alle strade costituiscono una dimensione non più gestibile dal singolo comune e che non dovrebbe essere gestita dalle regioni: in quest'ottica, cancellare con un colpo di bacchetta magica le province ci consegnerebbe una dimensione di confusione totale che sarebbe esattamente l'opposto di quello che i cittadini chiedono, ossia responsabilità, correttezza e trasparenza nell'amministrazione dei propri interessi. Il PD è, quindi, per la ridefinizione delle province anche all'interno della Costituzione. ( dal sito del PD - proposta di legge modifica art 133 costituzione

Non so, a me non me lo hanno mai chiesto, e credo che abbiamo una classe dirigente che dovrebbe essere in grado, non fosse altro che per i benefici di cui gode - che dovrebbero servire a toglier loro ogni altro pensiero che non sia il bene della nazione- di riuscire a risolvere anche un "momento di confusione" che dovrebbe comunque essere meno deletererio di decenni di immobilismo e di spreco nei quali viviamo

COME SI STABILISCE IN GENERALE COSA E' L'ETICA?

Roberta de Monticeli: la questione morale

" ... come si stabilisce in generale che cosa è l'etica, vale a dire che cosa è dovuto da ciascuno a tutti? Come si può argomentare che l'etica NON E' SEMPLICEMENTE UNO DEGLI ETHE IN GIOCO ( ethos: l'ordinamento valoriale costitutivo di un'identità personale e morale)? Quale è la fonte di legittimazione della norma etica, che la rende effettivamente universale, cioè che le dà IL TITOLO a essere criterio di legittimità degli ethe, e non semplicemente quello di una PRETESA che ciascun ethos può avanzare di essere lui il migliore e di doversi imporre sugli altri?..."