lunedì 26 dicembre 2016

STORIA CULTURALE DEL CLIMA di WOLFGANG BEHRINGER

STORIA CULTURALE DEL CLIMA di WOLFGANG BEHRINGER

Trascrivo le conclusioni dell'autore in calce al libro STORIA CULTURALE DEL CLIMA"
La saggia consapevolezza di queste conclusioni mi renderebbe più coscientemente tranquillo e determinato se lo scenario politico ed economico mi si presentasse con maggiore autorevolezza e forza della Democrazia e della partecipazione popolare alle decisioni e minore Sperequazione sia economica, sia decisionale sia comunicativa propedeutica alle decisioni.





giovedì 15 dicembre 2016

I TERRIBILI VECCHIETTI DI MARCO MALVALDI

Due rilassanti serate leggendo i primi due romanzi di Marco Malvaldi della serie del BarLume.
I romanzi sono semplici, ben fatti, divertenti. I personaggi sono simpatici, mi sembra che non siano pienamente definiti sin dal primo romanzo, credo che l'intenzione di farli conoscere man mano che la serie prosegue.
Il protagonista, Massimo,  è tratteggiato senza volergli attribuire alcun fascino salvo l'intelligenza, e per questo piace. I comprimari si prestano piuttosto bene a far da spalla, con una certa originalità. Probabilmente il plot è abbastanza irreale, ma sinceramente, chi se ne frega. Mi ha regalato qualche ora di relax, ha citato Wodehouse, ha inserito qualche annotazione politica arguta e soprattutto nel secondo romanzo qualche tirata un po' moraleggiante.
Credo che andrò a prendere in biblioteca anche i successivi.


venerdì 9 dicembre 2016

mercoledì 7 dicembre 2016

UNA DOMANDA. CON QUALE STRUMENTI I CITTADINI...?

Gianfranco Pasquino sui Partiti
l'articolo trattato è il 49 "Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale"

Purtroppo - scrive Pasquino- , spesso, l'art. 49 è stato utilizzato per giustificare la partitocrazia italiana. La degenerazione del potere dei partiti italiani, in parte resa possibile dalla debolezza, dalla frammentazione, dal corporativismo della società italiana, non trova nessuna scusante nel dettato dell'art. 49. Soltanto cittadini informati e partecipanti saranno in grado di ridefinire ruolo e potere dei partiti in Italia. E' un'opera di lunga lena che non può essere surrogata da occasionali sussulti quali possono essere le pure utilissime primarie per la scelta di candidati alle cariche monocratiche.
L'art. 49 pone inevitabilmente un quesito preoccupato e preoccupante; se i partiti declinano e diventano organizzazioni frammentate e particolaristiche con quali strumenti i cittadini riusciranno effettivamente a "determinare la politica nazionale"?

martedì 6 dicembre 2016

ERNESTO BELLONI PODESTA' DI MILANO

Tratto da "La biblioteca" di Giorgio Dell'Arti (Domenica Sole24ore) - notizie tratte da "Tangentopoli nera" di M.J.Cereghino e G.Fasanella

"Ernesto Belloni, podestà di Milano, accusato dai nemici di essere un "pessimo amministratore" e di far eseguire lavori non necessari, al solo scopo di incassare tangenti con "sperperi paurosi".

WAYFINDING

WAYFINDING
è una complessa attività basata sul fare il punto (dove sono?), orientarsi (dove è il Nord?) situarsi rispetto all'obiettivo da raggiungere (dov'é?), e muoversi nella direzione dell'obiettivo, eventualmente determinando una strategia di aggiramento se sul percorso diretto ci sono ostacoli; strategia che a sua volta ci obbliga a rifare il punto e ricominciare tutto da capo, in costante aggiornamento, man mano che ci spostiamo.

Dalla Domenica del Sole24Ore, brano di Roberto Casati: "Come capire dove siamo" ... e dove andiamo

lunedì 5 dicembre 2016

I DIRITTI DISCENDONO DAL RISPETTO DEI DOVERI

I diritti discendono da rispetto dei doveri
I doveri vengono considerati intollerabili imposizioni

Sull'articolo 2 della Costituzione "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale", Pasquino scrive

"In maniera troppo entusiastica, la maggioranza dei commentatori dell'art. 2 si è soffermata su due elementi, certamente essenziali, vale a dire il cosiddetto "catalogo dei diritti civili" e la solidarietà. Troppo spesso, invece, molti commentatori hanno messo in secondo piano il cruciale collegamento fra diritti "inviolabili" e doveri "inderogabili"
(...)
Emerge qui prepotentemente (...) il nesso importantissimo, decisivo, (...) fra diritti e doveri.
(...) Il legame fra Stato e cittadini passa attraverso un impegno reciproco: da un lato, a riconoscere che esistono diritti inviolabili; dall'altro, ad agire tenendo conto dell'inderogabilità di alcuni doveri sul cui adempimento si regge non soltanto lo Stato, ma la stessa comunità dei cittadini che vogliano essere tali a pieno titolo.
(...)
A fronte di troppi fenomeni recenti e meno comparsi nella società italiana, i diritti, i doveri, la solidarietà hanno tutti subìto torsioni che una lettura attenta e approfondita dell'art. 2 non può che giudicare in maniera molto severa e negativa. Qualsiasi rivendicazione, in particolare nei confronti del potere pubblico, è giustificata e abbellita come se implicasse un diritto, di "nuova generazione". I doveri vengono considerati intollerabili imposizioni e sono elusi. Alla solidarietà collettiva si sono venute sostituendo forme particolaristiche di tutela di privilegi (definiti spesso "diritti acquisiti") praticate da associazioni corporative e spesso clientelari. Quello che è l'articolo fondante di una collettività che si riconosce diritti e garantisce l'adempimento reciproco di doveri è diventato qualcosa di estraneo nelle pratiche quotidiane di una nazione dal debole senso civico e dalla solidarietà a macchia di giaguaro"
Ineccepibile

LA COSTITUZIONE IN TRENTA LEZIONI

Gianfranco Paquino. La Costituzione in trenta lezioni. Prima lezione
" La Costituzione è, al tempo stesso, un patto orizzontale fra i cittadini e un patto verticale tra i cittadini e le istituzioni sulle regole che riguardano i comportamenti di ciascuno e di tutti, sulle modalità accettabili dei loro rapporti, sulle conseguenze desiderate e desiderabili.
La Costituzione è una mappa delle strade che possono essere intraprese e di quelle senza uscita. La Costituzione è "la legge delle leggi" non soltanto poiché i suoi principi servono a valutare l'adeguatezza di tutte le leggi, ma anche perché le leggi ordinarie dovrebbero scaturire dagli articoli della Costituzione. Negli articoli di una buona Costituzione si trovano le promesse di una buona politica e le indicazioni su come mantenere quelle promesse.
In quanto patto, in senso lato, sottoscritto dai cittadini, la Costituzione è destinata a durare fintantoché non arrivino condizioni nuove che obblighino a una rinegoziazione del patto".
Mi sembra chiaro e ben detto.

ORIGINI

VOTA X. STORIA DI UN SEGNO. La legislazione elettorale dal '700 ad oggi: dalla scelta fra in candidati alla formazione del Parlamento
Andrea Levico

"La storia della legislazione elettorale italiana inizia ufficialmente con l'emanazione del Regio Editto n° 680, promulgato dal Re di Sardegna, Carlo Alberto, il 17 Marzo 1848
(...)
L'art. 40 non mancò invece di fissare alcuni requisiti minimi per l'assunzione alla carica di Deputato: "Nessun Deputato può essere ammesso alla Camera se non è suddito del Re, non ha compiuto l'età di trenta anni, non gode i diritti civili e politici, e non riunisce in sé gli altri requisiti voluti dalla legge". La quale legge non impose in verità ulteriori condizioni: il Deputato era svincolato da ogni vincolo censitario ...
(...)
Ma tale situazione non rendeva di fatto eleggibili tutti i regnicoli, poiché un'altra disposizione dello Statuto, l'art. 50, stabiliva " che le funzioni di senatore e deputato non danno luogo ad alcuna indennità", sicché solo coloro che disponevano della possibilità economica di abbandonare le proprie occupazioni per svolgere attività non remunerate potevano ambire alla carica.
Altre norme in materia erano l'art. 41, il quale stabiliva che " I Deputati rappresentano la Nazione in generale e non le sole provincie in cui furono  eletti. Nessun mandato imperativo può loro darsi dagli elettori"
...