domenica 30 aprile 2017

DON MILANI: UNA GIOIA INDIVIDUALE E' MINORE DI QUELLA SOCIALE

DON MILANI: UNA GIOIA INDIVIDUALE E' MINORE DI QUELLA SOCIALE

Ogni tanto si ha il tempo di affrontare le colonne di giornali e libri accumulati per tempi migliori e si ha la fortuna di trovare articoli che erano sfuggiti alla prima frettolosa scorsa.
Sulla Domenica del Sole24ore del 23 aprile ho trovato questo testo di Don Milani con il quale l'inserto culturale del giornale presenta l'edizione Meridiani delle opere complete di Don Milani (peraltro affrontato con critiche da Lorenzoni e Mastracola tra gli altri sulle stesse colonne nelle settimane precedenti).
Questo è il link all'articolo, ovviamente invito a leggerlo
http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2017-04-21/perche-voglio-fare-scuola---132244.shtml?uuid=AErHWG7&fromSearch

Mi limito a riportare la frase centrale, che anche l'inserto culturale del giornale degli imprenditori, con onesta contraddizione, riporta:
UNA GIOIA INDIVIDUALE E' MINORE DI QUELLA SOCIALE.
E' già sufficiente: discutiamo di come fare, non del risultato da raggiungere. Secondo me.

martedì 4 aprile 2017

"FORIS UT LIBET, INTUS UT MORIS"

"FORIS UT LIBET, INTUS UT MORIS"

Diego Fusaro: "Pensare altrimenti"

Questo libro, nei primi capitoli, mi convince poco. Però trovo questo pensiero particolarmente incisivo
" Alla luce di queste considerazioni, possiamo sostenere che l'odierna democrazia di massa della civiltà dei consumi ottiene la neutralizzazione dei costituirsi del dissenso mediante l'espansione onnipervasiva e capillare di un consenso tanto radicale da saturare gli anfratti più remoti della coscienza. Ne scaturisce il conformismo di massa coessenziale all'odierna società di mercato, che del motto libertino segna il rovesciamento: non più "esternamente secondo le convenzioni, internamente come vuoi tu (foris ut moris, intus ut libet)", bensì "esternamente come vuoi tu, internamente secondo le convenzioni (foris ut libet, intus ut moris)"