lunedì 3 gennaio 2011

DUE LATI E UN PUNTO DI DOMANDA IN MEZZO e più in basso un terzo lato

Da un lato c'è Tammy Duckworth (ha perso due gambe e quasi un braccio in IRAQ) che dice a Mario Calabresi in "LA FORTUNA NON ESISTE" : "Non ho mai sostenuto questa gguerra (invasione dell'IRAQ) , privatamente pensavo che l'invasione dell'IRAQ fosse il peggior esempio di imperialismo americano. IO sono una studiosa, prima di partire avevo terminato il mio dottorato in scienze politiche, ma dai tempi dell'università sono anche una riservista della Guardia NAzionale. La verità è che sarei voluta andare in Afghanistan, partecipare alla caccia a Osama bin Laden. VOlevo fare quello. Ero convinta che la guerra in Iraq fosse nella migliore delle ipotesi una cosa stupida e nella peggiore un att orribilmente spericolato. Ma era la mia opinione personale e il mio Paese aveva eletto democraticamente George Bush e il mio Paese aveva detto che quella era una decisione legittima da parte del presidente. E il Senato degli Stati Uniti aveva detto sì, aveva votato per la guerra, e anche se io non ero d'accordo non volevo che i miei uomini andassero lì senza di me. Non volevo essere l'unico ufficiale che li salutava e restava a casa". Quindi da un lato c'è T.DUCKWORTH, dall'altro lato c'è la nobiltà della obiezione di coscienza, del rifiuto di obbedire a un ordine ingiusto. E in mezzo c'è un punto di domanda. Poi tristemente c'è anche un terzo lato, più in basso, molto più in basso, di chi adora il proprio Paese quando è utile e fa obiezione di coscienza a comando o secndo convenienza ( chissà a che Paese appartiene questo terzo lato?)