martedì 31 luglio 2018

EMERGENZA RAZZISMO VERA, MA SI PUO' RECUPERARE

EMERGENZA RAZZISMO VERA, MA SI PUO' RECUPERARE

Esiste realmente una emergenza razzismo in Italia da qualche mese, ma non una deriva che corre irrecuperabile su un piano inclinato. Suonano patetici e un po' ridicoli i tentativi “social” di contrapporre altri eventi (veri o falsi – teniamo sempre vivo il dubbio) apparentemente speculari e contrari. Come se un crimine contro un uomo dalla pelle nera e un crimine contro un uomo dalla pelle bianca si annullassero. Oh stolti! Sono due crimini. Entrambi da perseguire. Esiste quindi una emergenza causata da attacchi gratuiti a persone a causa unicamente del colore della pelle. Questa emergenza deve essere chiara a tutti, denunciata, combattuta. Dirò una cosa che credo potrà essere fraintesa, ma la dico ugualmente: a mio avviso occorre avere anche misura nella denuncia. Non nella forza quanto nel clamore della denuncia. I toni sbraitati non servono. Peggio è sicuramente il negare il problema da parte di chi questo problema dovrebbe essere in prima fila a combatterlo. Temo invece che ci sia un gioco cinico nel quale chi potrebbe intervenire con decisione preferisca lasciare un po' lasca ancora la catena alle belve, convinto di poterla tirare in qualsiasi momento, a risultato raggiunto. Servirebbero, per questi scopi, persone malvagie ma di ben altra statura rispetto ai modesti governanti che abbiamo ora. La piccola statura politica (se non intesa come captatori di consensi con strumenti discutibili ancorché efficaci) di questi fa correre un grave rischio alla società nel suo complesso. Invece servirebbe, pur nella lotta politica, un fronte comune per reprimere ogni atto gratuito come quelli che stiamo vedendo. E fare le scelte politiche alla luce del sole, senza sotterfugi e senza cavalcare alcuna tigre. Intendiamoci, siamo razzisti, lo siamo come italiani e come uomini. Non è che altrove il razzismo non esista (vi ricorda qualcosa Tutsi e Hutu? Solo per fare un esempio). Il razzismo e connaturato all'uomo, ed ognuno è libero di esserlo. Non si è liberi di sparare a una persona per il suo colore della pelle. Possiamo fermarci e possiamo fermare le belve. Riconoscendo l'esistenza del problema, senza volerlo utilizzare per reciproche rivalse, lo si può fare. Maggiore potere dà maggiore responsabilità a mio avviso. E quando è il potere a usare un fenomeno in modo strumentale è maggiormente colpevole. Lo scrivevo ieri. Pur essendo tutt'altro che uno statista, spero che il Ministro dell'Interno sia condotto in un ruolo istituzionale dalla struttura del Viminale.

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