martedì 26 giugno 2012

TURISMO A TREZZO -FRASARIO POLIGLOTTA


Trezzo è una città anche a vocazione turistica. Sempre più spesso ospiti stranieri visitano le ridenti sponde dell’Adda, il famoso Castello e l’elegante Centrale.
Noi trezzesi dobbiamo poter colloquiare con questi nostri ospiti anche nella loro lingua, come prescrivono i doveri dell’ospitalità. Capita che nelle discussioni a volte non si sappia più cosa dire, soprattutto se ci si accorge che i nostri argomenti hanno scarsa sostanza, o se ci viene rinfacciata qualche promessa incautamente ( o furbescamente) fatta e che l’interlocutore si accorge non siamo in grado di mantenere,
Con lo spirito di servizio ( grazie a Google, al signor P.G. Wodehouse, ai signori Baglio, Storti e Poretti) possiamo fornire ai trezzesi un frasario sempre utile in queste circostanze
Inglese
Go to catch the mice
Albanese
Shkuar të marrë një minj
Islandese
Vai að veiða mýs
Romeno
Vai pentru a prinde soareci
Bulgaro
Vai за улов мишки
Francese
vai à attraper les souris
Tedesco
geht um die Mäuse zu bekommen
Polacco
idzie po myszy
Afrikaans
gaan om die muise te kry
Arabo
يذهب للحصول على الفئران
Ebraico
הולך להביא את העכברים
Euskera
arratoiak lortu doa
Spagnolo
va a obtener los ratones
Creolo Hiatiano
ale jwenn sourit yo
Latino
it ut mures
Yiddish
גייט צו באַקומען די מיסע
Urdu
چوہوں مل جاتا ہے
Swahili
huenda kupata panya
Italiano
Mi spiace, sono stato probabilmente o troppo incauto o troppo furbo, mi sono reso conto che far politica non vuol dire promettere qualunque cosa per ottenere il risultato che interessa solo me

sabato 2 giugno 2012

2 GIUGNO 2012 FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA



Articolo 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Articolo 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Articolo 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Articolo 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Articolo 5
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.
Articolo 6
La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.
Articolo 7
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
Articolo 8
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.
Articolo 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Articolo 10
L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.
Articolo 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Articolo 12
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.2 GIUGNO

2 GIUGNO 2012 FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA

[…] Il barbaro assassinio del professor Bachelet ci richiama crudamente alla necessità di non abbandonarci ad una sorta di assuefazione e di rassegnazione al terrorismo. Le ormai innumerevoli vittime dell'attacco eversivo - da Aldo Moro, a Guido Rossa, a Emilio Alessandrini, a Piersanti Mattarella, ai tanti lavoratori, agenti di polizia, carabinieri, giornalisti, dirigenti di azienda, come ancora l'altro giorno a Milano - sono altrettante tappe del tentativo di creare un clima di guerriglia in tutto il paese, in ogni centro di aggregazione civile e sociale. La posta in gioco è elevatissima e richiede, da ciascuno di noi e tutti insieme, una mobilitazione costante, un impegno senza soste, una diuturna resistenza. Senza questa partecipazione di massa, senza l'impegno politico e civile di tutti, senza una piena consapevolezza della gravità del momento, non c'è salvezza. Tanto più oggi, di fronte ad una fase cosi delicata di tensioni economiche, sociali e politiche, interne ed internazionali. […] […]Voglio qui ribadire che la democrazia si difende con la democrazia e con la massima unità e coesione tra le forze sociali e politiche che hanno costruito, con la Resistenza e la Costituzione, la nostra Italia repubblicana […] – Nilde Iottti intervento alla Camera dei Deputati sull’assasisnio di Vittorio Bachelet - 1980


2 GIUGNO 2012 FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA

CANTO DEGLI ULTIMI PARTIGIANI - di Franco Fortini
Sulla spalletta del ponte
le teste degli impiccati
Nell'acqua della fonte
La bava degli impiccati.

Sul lastrico del mercato
Le unghie dei fucilati
Sull'erba secca del prato
I denti dei fucilati.

Mordere l'aria mordere i sassi
La nostra carne non è più d'uomini
Modere l'aria mordere i sassi
Il nostro cuore non è più d'uomini.

Ma noi s'è letta negli occhi dei morti
e sulla terra faremo libertà
Ma l'hanno stretta i pugni dei morti
La giustizia che si farà.


2 GIUGNO 2012 FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA

C'è un equivoco di fondo.
Si dice che il politico che ha avuto frequentazioni mafiose, se non viene giudicato colpevole dalla magistratura, è un uomo onesto. No! La magistratura può fare solo accertamenti di carattere giudiziale. Le istituzioni hanno il dovere di estromettere gli uomini politici vicini alla mafia, per essere oneste e apparire tali. – Paolo Borsellino
La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che si può vincere non pretendendo l'eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni. – Giovanni Falcone


2 GIUGNO 2012 FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA

[…] La scuola, organo centrale della democrazia, perché serve a risolvere quello che secondo noi è il problema centrale della democrazia: la formazione della classe dirigente. La formazione della classe dirigente, non solo nel senso di classe politica, di quella classe cioè che siede in Parlamento e discute e parla (e magari urla) che è al vertice degli organi più propriamente politici, ma anche classe dirigente nel senso culturale e tecnico: coloro che sono a capo delle officine e delle aziende, che insegnano, che scrivono, artisti, professionisti, poeti. Questo è il problema della democrazia, la creazione di questa classe, la quale non deve essere una casta ereditaria, chiusa, una oligarchia, una chiesa, un clero, un ordine. No. Nel nostro pensiero di democrazia, la classe dirigente deve essere aperta e sempre rinnovata dall'afflusso verso l'alto degli elementi migliori di tutte le classi, di tutte le categorie. Ogni classe, ogni categoria deve avere la possibilità di liberare verso l'alto i suoi elementi migliori, perché ciascuno di essi possa temporaneamente, transitoriamente, per quel breve istante di vita che la sorte concede a ciascuno di noi, contribuire a portare il suo lavoro, le sue migliori qualità personali al progresso della società [...]. Pietro Calamandrei - 1950


2 GIUGNO 2012 FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Un po' di passione civile, un po' di amore per la Patria, un po' di senso dello Stato, un po' di memoria che consente di riprendere spunti di riflessione dai Saggi della Patria, un po' di ammirazione e rispetto per la nostra bella Costituzione.
Un ricordo e una partecipazione affettuosa alle traversie che nostri compatrioti Emiliani e Lombardi stanno attraversando in questi giorni a causa del terremoto che ha colpito quelle terre vicini.

EVVIVA LA REPUBBLICA ITALIANA

2 GIUGNO 2012 - TREZZO SULL'ADDA FESTA DELLA REPUBBLICA





Un po' di passione civile, un po' di amore per la Patria, un po' di senso dello Stato, un po' di memoria che consente di riprendere spunti di riflessione dai Saggi della Patria, un po' di ammirazione e rispetto per la nostra bella Costituzione.
Un ricordo e una partecipazione affettuosa alle traversie che nostri compatrioti Emiliani e Lombardi stanno attraversando in questi giorni a causa del terremoto che ha colpito quelle terre vicini.
Tutto questo, a costo zero ( come si ama oggi dire, quando sembra che solo costi e ricavi misurino l'opportunità di fare o non fare manifestazioni anche simboliche) è servito a un gruppo di cittadini trezzesi ( tra cui PD e VIVERE TREZZO) invitati dall'ANPI di Trezzo per organizzare ( e supplire al silenzio e all'assenza delle Istituzioni Pubbliche locali) quello che nel linguaggio moderno è chiamato Flash Mob e che in un linguaggio più abituale è definibile come un modo simpatico  e colto per festeggiare il 2 Giugno, FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA.
Per memoria dell'accaduto e per consentire a chi non ha potuto esserci fisicamente di partecipare con la condivisione, pubblicherò di seguito qualche fotografia e qualche video dell'avvenimento.
(istruzioni per vedere tutto l'album: da home page di google, selezionare foto - se non nella barra dei comandi aprire il menu a tendina "altro", poi fare ricerca album: EVVIVA LA REPUBBLICAITALIANA)