giovedì 28 settembre 2017

PUBBLICITà (per il ) PROGRESSO

PUBBLICITà PROGRESSO (ricevo e trasmetto)

ERO STRANIERO, L'UMANITÀ CHE FA BENE

LA CAMPAGNA E LA LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE


Altromercato aderisce a “Ero straniero – L’umanità che fa bene”, campagna che sostiene una raccolta firme per una legge di iniziativa popolare intitolata “Nuove norme per la promozione del regolare soggiorno e dell’inclusione

sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari”, con proposte basate su accoglienza e integrazione, regolarizzazione su base individuale e canali diversificati di ingresso per lavoro.

Sosteniamo Ero straniero perché da 30 anni siamo impegnati a far sì che le persone siano difese nel loro diritto di lavorare alla luce del sole, per un equo compenso, partecipando alla crescita della collettività in cui vivono.

Le Botteghe Altromercato sono ancora una volta luoghi di partecipazione civile e di incontro, dove lavorare insieme a proposte sociali concrete ed essere protagonisti del cambiamento.



Nazca Mondoalegre Trezzo ha aderito alla campagna

Ti aspettiamo il 30 settembre: firma anche tu!

lunedì 11 settembre 2017

11 SETTEMBRE _ DEVONO AVERE QUALCHE AGGANCIO CON IL GOVERNO

ALTRO CHE FORTUNA! DEVONO AVERE QUALCHE AGGANCIO ...

Quasi alle ultime pagine di UN'ARINGA IN PARADISO . ENCICLOPEDIA DELLA RISATA EBRAICA di E. Loewenthal, trovo questo breve apologo umoristico che mi sembra indicato per oggi ANNIVERSARIO DELL'11 SETTEMBRE 2001.

Unione Sovietica. Rivoluzione o non rivoluzione, le cose non sembrano essere cambiate di molto, per gli ebrei. In città si sparge la voce che è in arrivo una partita di carne. Davanti al negozio del macellaio, tristemente vuoto, si forma subito una lunga coda. Passa un'ora, ne passano due. Niente. Arrivano alcuni poliziotti. Uno prende un megafono e dice: "Ci è stato appena comunicato che la partita di carne è più piccola del previsto. Pertanto, tutti gli ebrei in coda sono invitati ad andarsene." Una ventina di uomini e donne abbandona il campo, con aria mogia e rassegnata.
Passa un'altra ora, e ricompare la truppa di poliziotti. Nuovo annuncio:"Brutte notizie. C'è stato un problema nel trasporto. Per oggi niente carne. Tutti a casa". La gente si disperde in silenzio. Nessuno protesta, qualcuno mormora sottovoce: "Che sfortuna. Tre ore di coda per niente."- "E' proprio vero. Pensare che gli ebrei se ne sono andati a casa già da un'ora. Fortunati loro!" "Fortunati? Altro che fortuna! Io l'ho sempre detto: devono avere qualche aggancio con il governo..."

venerdì 8 settembre 2017

E' PER DOPO IL FUNERALE

E' PER DOPO IL FUNERALE

Sto leggendo con molto gusto il libro UN'ARINGA IN PARADISO, ENCICLOPEDIA DELLA RISATA EBRAICA di Elena Loewenthal.
Sinceramente sono abbastanza di stirpe plebea da non sapere andare oltre i miei nonni (e anch'essi con notizie vaghe), quindi non so se in qualche modo ho "un quarto ebraico", ma la sintonia che sento con quella parte di cultura che si esprime nell'umorismo, mi fa pensare (o piacere di pensare) di sì.
Ecco un estratto del libro, tanto per dare un'idea e invogliare a leggerlo.

"Fishke è in agonia. Langue nella sua stanza da letto, quando a poco a poco un delizioso e tiepido effluvio proveniente dalla stufa del locale adiacente - che funge da cucina, salotto, stanza da letto dei ragazzi e laboratorio - giunge alle sue narici e gli risveglia i sensi intorpiditi dalla morte che incombe. Con un filo di voce e gli occhi socchiusi, mormora al figlio: "Yankele, ti prego, va' dalla mamma e fatti dare un boccone di dolce. Voglio assaggiarlo ancora una volta prima di morire".
Yankele fa la commissione e torna prontamente dal morente: "La mamma dice di no, perchè è per dopo il funerale"

domenica 3 settembre 2017

SCUOLE MEDIE DA TRE A DUE ANNI. E SE FOSSE UN ERRORE? PER ME MEGLIO UNA SCUOLA MEDIA DI CINQUE ANNI

SCUOLA MEDIA DA TRE A DUE ANNI. E SE FOSSE UN ERRORE? PER ME MEGLIO UNA SCUOLA MEDIA DI CINQUE ANNI

Ieri su LA STAMPA è apparsa una intervista alla ministra Fedeli (Istruzione) nella quale si annuncia uno studio per valutare la possibilità di ridurre la durata delle SCUOLE MEDIE ( detto in modo vecchio per capirsi, in realtà la Scuola Secondaria di Primo Grado) da tre a due anni.
Ecco il link all'articolo.
http://www.lastampa.it/2017/09/02/cultura/scuola/fedeli-cos-accorcer-una-scuole-medie-svolta-ritorno-sui-banchi-ecco-tutte-le-novit-davenia-se-la-scuola-ha-bisogno-mXcdBoKNBgIoDsx8SY8CkN/pagina.html?utm_source=dlvr.it&utm_medium=gplusGiornalisticamente l'articolo è un po' strano perchè il virgolettato del titolo non c'è nell'intervista e a una precisa domanda Fedeli risponde in modo molto più vago.
Ma non è di giornalismo che mi occupo qui.
Premetto che da anni sono fuori dal mondo della scuola (nel ruolo di genitore) e non ho le competenze per giudicare progetti e programmi se non, già così' con difficoltà, a posteriori. 
Quindi queste mie considerazioni sono un po' "da bar". 
La mia impressione, la mia ridotta esperienza, mi induce a credere che gli anni anagrafici corrispondenti a quelli delle Scuole Medie siano anni difficili e determinanti per i ragazzi. 
E, ripeto valutazione particolare che non trasformo in generale salvo una condivisione ampia della riflessione, sono anche gli anni dove la Scuola riesce a dare il MENO BENE. Ho conosciuti bravi professori che in successivi cicli apparivano essersi arresi di fronte alle intemperanze dei giovani in fisiologica quanto disordinata crescita e alla ostilità delle famiglie, decisi ad arrivare alla fine dell'anno e a liberarsi delle mine vaganti che si trovavano in classe. Ho quindi visto potenzialità enormi sprecarsi nei tre anni delle medie, pagando le conseguenze nelle superiori. 
Ho l'impressione che questi anni cruciali siano poco sotto i riflettori. Non più "bambini" da crescere con la massima attenzione (la mia esperienza della Scuola Elementare è di una scuola di eccellenza), neppure potenziali giovani cittadini da formare (vuoi nella conoscenza, vuoi nella competenza - evito di perdermi nelle polemiche se si debbano preparare cittadini o lavoratori utili alle imprese e basta). Una sorta di limbo guardato con occhio disattento dai decisori, con occhio spaventato dai docenti, con occhio ... dalle famiglie... non so le famiglie, ogni famiglia infelice lo è a modo suo...
Allora, per farla breve, perchè invece di diminuire gli anni delle medie, non li si aumentano di altri due, portando a cinque anni il ciclo generalista/formativo delle medie. Investendo il massimo in idee, progetti, programmi di conoscenza e di formazione. Non perdere, o al limite non rendere un po' ignavi le ragazze e i ragazzi nell'età cruciale tra i 10 e i 15 anni circa, è per tutti un guadagno. Poi negli ultimi tre anni si può scegliere la specializzazione che si vuole, fare gli Erasmus con un humus culturale/personale più ricco e più fertile. Non credo sia necessario, considerato l'aumento della aspettativa di vita, della età pensionabile, del momento in cui si fa una famiglia, si procrea, si entra nel "mercato del lavoro" (mamma mia che brutto termine), non credo sia necessario, ripeto, avere fretta. Meglio impiegarci un po' di più ma aiutare meglio i nostri ragazzi ad essere pronti ad affrontare un mondo difficile.