giovedì 2 novembre 2017

"UNA NAZIONE PUO' SOPPORTARE...QUANDO..."ENRICO BERLINGUER

Lo stralcio che pubblico è tratto da un intervento in Comitato Centrale  del PCI (che termini antiquati, che ricordi di gioventù) del 1974 ( 43 anni or sono). Dire P.Farina, curatore del libro da cui traggo il testo "CASA PER CASA, STRADA PER STRADA" che è conseguente due fatti importanti, la vittoria del NO al referendum sul divorzio ( ebbene sì, una volta i referendum in Italia erano indetti per scelte epocali, non erano iniziative farlocche messe insieme per scopi diversi da quelli manifesti) e la legge Piccoli sul finanziamento pubblico ai partiti.
Ancora una volta, come spessissimo mi capita leggendo questo libro, mi stupisco a pensare che sta parlando dell'oggi (con una tempra morale che chi oggi parla se la sogna). I nostri problemi non nascono ieri, in compenso ieri avevamo figure di riferimento che potevano avere ruoli di leadership e di statisti - per parte mia credo sia evidente che penso proprio ad Enrico Berlinguer. Ormai sembra diventato un "classico", una figura di pensatore di un passato vicino e lontano a cui fare riferimento per i problemi odierni.
Ecco il breve testo
Una nazione può anche sopportare un periodo di difficoltà e di durezze quando se ne fa una ragione; ma non può vivere, conservare una sua unità morale e andare avanti senza avere dinanzi a sé una prospettiva e delle mete da raggiungere. Ecco la ragione più profonda del malessere che serpeggia e si diffonde nei più vari strati della società e che dà luogo a fenomeni di avvilimento, o di esasperazione, o di scatenamento di particolarismi. Anche nell’attività di certi settori dell’amministrazione pubblica, così come della scuola, si constata un affievolimento di impegno, che non giustifica la svogliatezza dei singoli, ma la cui causa principale sta nel fatto che la direzione politica del paese niente fa per rendere consapevoli i cittadini delle ragioni sociali e personali di un severo impegno nel lavoro e nello studio, non sa infondere in tutta la collettività il senso dello Stato perché essa stessa non lo ha, non sa insomma indicare una nuova prospettiva di sviluppo a tutta la nazione

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