mercoledì 6 febbraio 2013

GLI SPRECHI


Ho avuto una influenza un po’ forte. Malanno di stagione. Dopo qualche giorno mi sono arreso e il dottore mi ha prescritto un antibiotico per 8 giorni( 2 volte al dì, 16 compresse) marca Klacid. Credo sia valido. Sono groggy ma guarito.
Il Klacid è dispensato dal SSN. Sulla scatola c’è scritto che costa €14,28. Io ho pagato una piccola parte, credo 1/3, a memoria. La farmacista mi ha, molto correttamente, proposto anche l’alternativa generica. Tutto bene. Ma la confezione di Klacid è da 14 compresse. Ne ho comperate 28  ma ne devo usare 16 ( e io mi attengo).
Cosa faccio delle altre 12 compresse? Beh, se c’è qualche amico malato che ha la stessa cura mi venga a trovare che gli passo le capsule in eccesso.
Domanda.
Il dottore avrebbe dovuto prescrivermi 7 giorni (14 capsule)?
Oppure la prescrizione minima è di 8 giorni ( 16 compresse), Klacid (Abbott) lo sa e fa apposta a fare scatole da 14?
Dottori (SSN9 e case farmaceutiche non si parlano?
Perché le farmacie non vendono il numero esatto di compresse necessarie- come ho letto essere fatto in Giappone (vedi i libro: IL PAESE PIU’ STUPIDO DEL MONDO)?
Impedire sprechi nel SSN, comprimere guadagni ottenuti furbescamente dalle case farmaceutiche, evitare di produrre e vendere medicine destinate allo smaltimento è un modo per abbassarmi concretamente le tasse? Ma questo allora non può avvenire a costo zero, qualcuno qualcosa deve vedere diminuito – forse comprimere l’avidità di guadagno?

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