domenica 20 settembre 2015

LE RELIGIONI DANNO FORMA SIMBOLICA ALLO STATO DI NECESSITA'

Ancora un bel brano, pienamente condivisibile,  dal libro di Levi della Torre
LE RELIGIONI DANNO FORMA SIMBOLICA ALLO STATO DI NECESSITA'
Stefano Levi della Torre: “Laicità, grazie a Dio”
pag 58

Così in religioni che vantano d'essere nate dall'assoluta novità di una rivelazione non sono in realtà un fatto primario. Al pari di ogni fenomeno culturale, sono derivazioni elaborate da pulsioni più originarie ed elementari: la paura, il desiderio, il bisogno, l'attesa e la speranza. Le religioni danno forma simbolica allo stato di necessità. Al pari dell'impulso a conoscere, la ricerca religiosa di senso nasce dall'urgenza di dare ordine e spiegazione alla percezione caotica del mondo e del tempo, di sedare l'ansia per l'incomprensibile e lo sconosciuto, conferendo a essi un volto, un nome, parole e figure di ritmo rituale. La violenza o l'amore che le religioni predicano non sono una loro creazione; in primo luogo è l'inverso, esse danno giustificazione retorica alla violenza o all'amore che in realtà le precedono e sussistono indipendentemente. Le religioni non producono la violenza o l'amore, ma li riproducono e li fomentano. Così è per l'organizzazione sociale e politica: la religione non produce la società, ma la riproduce e le dà una figurazione. Le corrispondenze tra le concezioni religiose e le concezioni della società e dello Stato nascono da un'esigenza comune: quella di giustificare gli statuti sociali e la gerarchia dei poteri, la loro permanenza o trasformazione, di rappresentare i rapporti interni ed esterni a una collettività i suoi rapporti con il mondo, di narrare l'origine e il destino di una società nel tempo.

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