domenica 4 gennaio 2015

LA BANALITA' DEL MALE 2015

LA BANALITA' DEL MALE 2015
http://www.internazionale.it/notizie/2015/01/02/israele-autorizza-la-distruzione-punitiva-di-case-palestinesi-a-gerusalemme


Israele autorizza la distruzione punitiva di case palestinesi a Gerusalemme

La corte suprema di Israele ha autorizzato la distruzione “punitiva” a Gerusalemme est delle case di quattro palestinesi, accusati di aver commesso degli attentati contro Israele, rigettando l’appello delle famiglie che chiedevano di ritirare la decisione.
La sentenza riguarda due attentati commessi nel mese di novembre, in cui erano rimaste uccise sette persone.
La pratica è contestata anche dalla popolazione israeliana, perché colpisce donne e bambini innocenti senza avere l’effetto dissuasivo invocato dalle autorità israeliane.Le Monde
Questa breve notizia che avevo letto velocemente su un giornale on line, nascosta nella parte bassa della pagina mi aveva colpito ma ero passato ad altro velocemente. Mi è tornata in mente oggi. Riflettendoci mi pare tremenda. La distruzione della casa di parenti di persone accusate di aver commesso attentati è di suo un atto orrendo di rappresaglia. Se fosse stato commesso d'impeto come reazione sproporzionata e male indirizzata da un esercito che abitualmente si prende tutte le libertà nel contrapporsi ai palestinesi nell'opera di oppressione, sarebbe stato brutale ma disconoscibile dallo stato. Invece questo simulacro di legalità, neppure una decisione governativa, ma addirittura una autorizzazione di una entità che lo stato si è dato per valutare la legalità degli atti del governo, è quanto di più feroce e tristemente noto, soprattutto ad un Europeo, si possa immaginare. La parodia della democrazia e dello stato di diritto. Autorizzare, seguendo procedure formalmente democratiche, un atto inumano svuota di senso la stessa democrazia e apre le porte all'inferno di uno Stato nel quale le persone non sono il fine dello stesso ma un mezzo, anche se queste sono rappresentanti di un popolo oppresso dal detentore del potere.

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