giovedì 22 gennaio 2015

COMUNITA'. RICORDI DI DISCUSSIONI DI UNA PRIMAVERA COMUNQUE BELLA

COMUNITA'. RICORDI DI DISCUSSIONI DI UNA PRIMAVERA COMUNQUE BELLA

da FILOSOFIA DEI BENI COMUNI di Laura Pennacchi.

Il "comunitarismo negativo" dà una risposta chiusa e regressiva alle domande sull'"essere a casa". Esso è l'opposto di quel bisogno "autentico" di comunità che erroneamente i liberali avevano visto destinato alla scomparsa nella società industriale e nella modernità e che Max Weber, invece, aveva individuato come dimensione strutturale e permanente del sociale, articolata in una pluralità di forme di vita comunitarie, incarnanti peculiarità irriducibili dell'integrazione.
(...)

... di una comunità positiva, non regressiva, "nella quale - dice Pulcini - il bisogno di riconoscimento e il desiderio di appartenenza, la tensione collaborativa, l'interesse per il legame sociale e la solidarietà possono trovare uno spazio di espressione, accanto e non in opposizione allo spazio astratto e formale delle relazioni giuridico-politiche" Qui prevalgono la tensione verso il cum, la dimensione solidaristica e comunicativa, l'apertura e la dinamicità dell'essere-in-comune.

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