domenica 25 gennaio 2015

HILBERG: I NAZISTI COSTRUIRONO SULLE VECCHIE FONDAMENTA

Raul Hilberg. LA DISTRUZIONE DEGLI EBREI D'EUROPA

pag. 6  e seguenti
"La distruzione degli Ebrei d'Europa tra il 1944 e il 1945 ci appare oggi un avvenimento senza precedenti
(...)
Tuttavia, esaminando con attenzione questo cataclisma di grandezza eccezionale, si constata che, per la maggior parte, gli avvenimenti di quei dodici anni, non erano assolutamente nuovi.
Il processo di distruzione operato dai nazisti non si sviluppò affatto per generazione spontanea; fu il punto di arrivo di una evoluzione ciclica, simile a quella che abbiamo visto delinearsi nell'azione dei fautori delle precedenti politiche antiebraiche. I missionari del cristianesimo, in sostanza avevano finito con il dire: "se rimanete Ebrei, non avete il diritto di vivere tra noi". Dopo di loro, i capi secolari della Chiesa avevano sentenziato " Voi non avete il diritto di vivere tra noi". Infine, i nazisti tedeschi decretarono: "Non avete il diritto di vivere".
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... i nazisti non rinnegarono il passato; costruirono sulle vecchia fondamenta. Non furono all'origine del processo, lo portarono a compimento. Negli oscuri recessi della storia delle politiche antiebraiche, si possono scoprire molti degli strumenti amministrativi e psicologici di cui i nazisti si servirono più tardi per compiere la loro opera di distruzione.
(...)
Il significato dei precedenti storici apparirà molto chiaro sul piano dell'amministrazione. La distruzione degli Ebrei fu un processo amministrativo; il loro sterminio richiese l'applicazione di misure amministrative sistematiche, per tappe successive.
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La burocrazia tedesca poteva basarsi su precedenti, riferirsi a procedure precise; i suoi funzionari attingevano a volontà in una vasta riserva di esperienza amministrativa, costituita dalla Chiesa e dallo Stato in millecinquecento anni di attività distruttrice.

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