martedì 22 maggio 2012

23 MAGGIO 2008 - 23 MAGGIO 2012


Da quattro anni i basisti che hanno venduto l’informazione si sono probabilmente iniettati il compenso della loro soffiata accorciandosi esponenzialmente un’esistenza sprecata, da quattro anni gli esecutori del furto si sono bevuti la vendita del camper rubato senza migliorare una vita sbandata e ai margini,  da quattro anni qualcuno che viveva sotto i ponti ha un tetto sulla testa, e tra tutti, pur senza scusarli, posso dire, gli unici,  che un po’ li capisco (non farò certo la guerra io penultimo contro chi ultimo non ha guardato a principi di legalità propri di chi, come me, grazie a quei pochi beni materiali posseduti, li difende con maggior partecipazione).
Da quattro anni chi è incaricato della tutela dell’ordine pubblico non è stato in grado di ristabilire la legalità e la proprietà. Non ne faccio una colpa, ma un certo rammarico, un certo dispiacere, un certo senso di smarrimento proprio di un cittadino che cerca di rispettare le regole e si sente violentato nella propria intimità, non possono non manifestarlo.
Era un “vecchio bidone”, ma ben tenuto, fedele e affidabile sulle strade d’Europa, lo aveva fatto per anni, lo avrebbe fatto ancora per molti anni.
Sulla parte interna della porta della parte abitativa avevamo attaccato gli sticker dei posti visitati e li guardavamo con gioia.
Era il nostro camper, non un pezzo di lamiera e compensato, non un motore e quattro ruote.
Come dire, era l’esemplificazione di un diritto ottenuto rispettando i doveri di cittadini e lavoratori.
Era e non lo è più perché nonostante tutto la legge della sopraffazione ha dimostrato di essere più forte della legge del diritto e della legalità. Lo è stata nel piccolo, ma il piccolo è proiezione del grande? Ma senza legalità la democrazia è salda?

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