giovedì 16 giugno 2016

LO STOLTO LETTORE: PERCHè L'OCCIDENTE NON VA A SINISTRA

Raffaele Simone
IL MOSTRO MITE
perché l'Occidente non va a sinistra

edizione Garzanti

Ho terminato la prima parte del libro di questo autore verso cui sono stato indirizzato da un articolo letto sulla DOMENICA DEL SOLE 24 ORE.

Non sono, per ora, particolarmente soddisfatto.

La prima parte è dedicata, con due macro capitoli intitolati DECLINANDO e SCOLORIRSI PRIMA DI FONDERSI-dal significato abbastanza evidente, ad enumerare una serie di critiche alla Sinistra. Ha bisogno di una settantina di pagine senza quasi tirare il fiato, e devo dire, ne sono consapevole essendo un uomo di Sinistra, che sono appena sufficienti.

Perchè allora sono un po' deluso. Mah!, non mi è chiarissimo. Certo, sparare sulla Sinistra è come sparare sulla Croce Rossa, è diventato il mantra del “politicamente corretto” dell'ampio spettro del conformismo pseudo popolare e intellettualistico. Sono in fondo critiche e concetti che esprimo io che non sono particolarmente brillante e in fondo sono solo un incazzoso invecchiato.

E allora.

Beh, direi che trovo in tutto un po' di luoghi comuni, di mancanza di slancio, di un tono un po' asfittico.Alla fine, come per un sguardo prospettico, si riduce all'esame della situazione italiana. A mio avviso un errore per un ideale che ha nell'universalismo e nell'apertura trasversale alle nazioni e agli stati un suo fondamento. Ecco, ho l'immagine di un James Stewart che con il binocolo guarda nelle finestre del condominio di fronte, ma senza passione, senza sofferenze, pur ascrivendosi allo stesso ambito ideale.

Aspetto con interesse di iniziare a leggere la seconda parte.

In fondo la parte più interessante è l'elenco di “cose di sinistra non riuscite” (per incapacità, per non avere avuto l'opportunità, per reazione riuscita di chi si oppone alle cose di sinistra?) Questo elenco, per paradosso, è la migliore descrizione di cosa è essere di sinistra e a cosa si aspira. A cosa non aspirano, per sillogismo, quelli che si posizionano in altre aree ideali e politiche (lecite, dignitose ma altre). Almeno una certezza mi rimane!!!

"Non si è prodotto l'innalzamento stabile del livello meglio dell'istruzione e della cultura, non lo sviluppo pieno della scienza e della ricerca, non la valorizzazione delle energie creative di intellettuali e artisti, non la diffusione generalizzata di una mentalità minimamente razionale e light, non la creazione di una coscienza civica solidale e di uno spirito di pace collettivo; (e ancora) non la riconciliazione dei contrasti sociali, non la piena parità tra uomo e donna, non la tendenza ad aiutare i più deboli con misure di solidarietà e di redistribuzione delle ricchezze, non nell'atteggiamento di rispetto dell'ambiente e della natura, non la creazione di nuovi modi di produrre e la riduzione dell'urto sull'ambiente dei processi produttivi;(...)"

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