giovedì 20 agosto 2015

SIAMO (ANCORA) "PRONTI ALLA VITA"?



Sono ormai passati parecchi giorni da quel Primo Maggio nel quale un coro di giovanissimi cantori seppe stupirci e deliziarci introducendo una piccola ma significativa ( e dirompente, oserei dire) modifica al nostro Inno Nazionale.
Cambiando una parola, VITA al posto di MORTE, si ampliava in modo esponenziale l'invito ad essere sempre Cittadini Italiani a pieno titolo, attivi, partecipi, attenti.
Ancora in questi giorni ci si perde in polemiche (anche istruite ad arte) sulla forma e non sulla sostanza.
Affermare che SIAMO PRONTI ALLA VITA vuol dire, per me, andare nel profondo della sostanza di essere cittadini, sostanza che non esclude il sacrificio supremo, bensì lo ingloba in un impegno quotidiano anche minuto, anche oscuro, anche sconosciuto agli altri ma costantemente profuso perchè indifferente alla ribalta.
Mi chiedo se nelle celebrazioni finali, alla chiusura di EXPO, si avrà il coraggio di cantare ancora SIAM PRONTI ALLA VITA, o se quel gesto sarà stato un fuoco di paglia, una idea geniale e per questo messa in una teca e dimenticata.

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