mercoledì 1 giugno 2011

ASCOLTARE, MODERARE I TONI E LAVORARE

Quando la destra vinse le elezioni comunali a Trezzo, il PDL emanò un comunicato così becero che credo umiliasse più lo scrivente che chi era oggetto dell’insulto. Diceva sommariamente che dopo aver conquistato la roccaforte di Trezzo rimanevano solo Cuba, Cina e Corea del Nord patrie del comunismo.
La volgarità di tale comunicato era così eclatante che non potei fare a meno di rappresentare la mia indignazione ad amici di destra e alla persona che credo contribuì con la sua indicazione al 50% del successo della lista di destra.
Per inciso è comico vedere da parte di amministratori che avrebbero staccato Trezzo dalla Corea del Nord una indifferenza a rispettare le norme scritte nel regolamento di polizia urbana da loro scritto tale che susciterebbe ammirazione da parte degli accoliti di Kim Il Jong.
Ma ritornando alla introduzione, per gli stessi motivi non posso apprezzare le esclamazioni sul tipo “abbiamo liberato Milano” che sento esclamare dall’entourage di Pisapia (pur nella grande gioia di vedere questa fondamentale città aver scelto un Sindaco chiaramente di sinistra). Più modestamente direi che il centro sinistra ha vinto le elezioni municipali che, secondo il principio della alternanza democratica, potrebbe benissimo perdere tra cinque anni (perché per ora Pisapia deve dimostrare partendo da zero di essere un buon Sindaco e i consiglieri e gli assessori che lo sosterranno devono dimostrare che dietro tutte le parole ci saranno dei fatti). Boeri ha detto una cosa importantissima: che per la Sinistra (intesa in senso ampio e lato) non si tratta di dare a qualcuno la possibilità di avere un posto migliore nella società, ma di fare della Società un posto migliore per tutti. Bene, lo attendo alla resa dei conti. Il cuore mi fa sperare che sarà così per il bene di tutti e per dimostrare che la Sinistra torna a sapere fare il Buon Governo, la mente mi dice che la delega data deve essere messa alla prova dei fatti da oggi, più da chi è di Sinistra che dagli oppositori. Ma questo lo farei partendo dalle parole, che sappiamo sono importanti, che devono sempre essere coerenti con la realtà, conseguenti ai fatti e di uguale valore e significato in ogni situazione e condizione analoga.

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