domenica 27 novembre 2016

EUROPA COME UNICO STATO SOVRANO DEGLI EUROPEI

EUROPA COME UNICO STATO SOVRANO DEGLI EUROPEI

Segnalo un interessante articolo su Repubblica di oggi a firma di Roberto Esposito.
titolo "L'equilibrio che si spezza"
Traggo e copio da questo articolo due frasi centrali.
Rafforza la mia convinzione che l'Europa funzionerà veramente quando tutti gli stati nazionali che la compongono si scioglieranno in un unico Stato Europeo, con diritto pubblico e privato comune, un Parlamento eletto che legifera, un Governo che conquista la fiducia di questo governo e l'integrazione comune di tutti i servizi dello Stato.

Ma è soprattutto in Europa che il binomio democrazia-liberalismo pare disgregarsi in una maniera che trasforma, e insieme deforma, entrambi i suoi termini. Per almeno un secolo il luogo d’incontro tra democrazia e liberalismo è stato il rapporto tra diritti individuali e sovranità popolare. Esso implicava che gli interessi individuali si integrassero con le scelte politiche di governi legittimamente eletti, in un equilibrio di poteri garantito dalla Costituzione. È appunto questo equilibrio complessivo che rischia oggi di spezzarsi nella prevalenza dei diritti individuali su quelli collettivi, del mercato globale sulle volontà nazionali, della logica finanziaria sulle scelte politiche.
Certo, nei nostri sistemi politici, il diritto costituisce il collante della democrazia. La stessa idea di democrazia presuppone un insieme di regole condivise, all’interno delle quali le forze politiche si misurano contendendosi il governo dei rispettivi Paesi. Ma ciò è possibile per gli Stati nazionali. Negli organismi sopranazionali — come l’Unione Europea — la legislazione tutela un sistema di interessi che non coincide con il diritto pubblico. Il quale resta, al momento, appannaggio degli Stati nazionali. In fondo il contenzioso aperto da alcuni di essi — tra cui anche l’Italia — riguarda proprio questa differenza.

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