martedì 12 marzo 2013

PERICOLOSE SIMILITUDINI


Salvatore Settis
Paesaggio Costituzione cemento

“Non sempre i prezzi riflettono i valori reali: succede anzi spesso che le decisioni sugli investimenti (di individui, ma anche di banche o imprese) vengano orientate più dalle nostre aspettative che da verificabili valori di mercato. Si viene così ad innescare – ed è quello che è accaduto al mercato immobiliare prima negli USA e poi in tutto il mondo – una sorta di circolo vizioso, che Soros chiama reflexivity: le decisioni sul’impiego del proprio denaro si basano”non sulla situazione reale, bensì sulle proprie percezioni o interpretazioni di quella situazione”. Compriamo non quello che vale per quello che veramente vale, bensì quello che riteniamo abbia valore, e lo paghiamo secondo le nostre aspettative, anche quando esse sono infondate. Ma queste decisioni non sono neutre. Al contrario, esse contribuiscono a dare l’apparenza della verità alle aspettative che le hanno ispirate; accrescono e “gonfiano” quelle aspettative, innescando comportamenti simili da parte di altri investitori. E’ quello che Soros chiama la manipolative function, che impatta sui dati economici fondamentali, alterandoli e modificando la percezione generale del mercato (cognitive function). Si generano in tal modo nuove aspettative infondate, che orientano nuovi investimenti, e così via. Un importante corollario è che, per chi intende influenzare i comportamenti degli investitori, generare e alimentare aspettative (per esempio mediante pubblicità, informazioni distorte, calcolati silenzi) è più importante che generare valore”

Ho pensato: se questo si potesse solo immaginare di traslarlo nel processo elettorale e al posto di soldi si parlasse di voti, che pericoloso vulnus  sarebbe per la democrazia.

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