giovedì 24 dicembre 2015

"A COSA PENSAVI?" "AL TEMPO SPRECATO, TE L'HO DETTO"

"A COSA PENSAVI?" "AL TEMPO SPRECATO, TE L'HO DETTO"
Ieri ho preso, per caso (era sul bancone delle promozioni) alla biblioteca della Malpensata di Bergamo il libro IL BORDO VERITIGINOSO DELLE COSE di Gianrico Carofiglio. Non so come mai, ma non mi viene mai di dire che Carofiglio è uno dei miei autori preferiti. Generalmente prendo i suoi libri in biblioteca perchè quando incrocio il suo nome mi ricordo che è uno degli autori preferiti del mio amico Stefano Crespi, e se piace a lui. Poi piace molto anche a me. Fino a ieri. Fino a ieri i suoi libri mi piacevano molto. Ora questo che questa sera finirò è invece un libro straordinario. Direi che l'ultimo impatto così forte con un libro è stato con Un Giorno Altrove di Roncoroni. Ecco, siamo su quei livelli. E infatti oggi ho promosso questo libro con quasi tutti gli amici che ho incontrato.
La trama è semplice, salvo colpi di scena che per ora non sono in vista: un uomo mediocre che scava nel suo passato per capire il suo presente fallimentare. Ci sarà catarsi? Non lo so, ora sto scrivendo e non riesco a leggere. Poi posto e riprendo la lettura.
Un brano. Non lo contestualizzo, sfido gli amici a leggere il libro e a ritrovarlo.
"A cosa pensavi?"
"Al tempo sprecato, te l'ho detto. Ai libri che non avevo letto, alle cose che non ero stata capace di dire alle persone cui avrei dovuto dirle. Ai viaggi, alle passeggiate non fatte. Una volta mi venne in mente un cucciolo che volevano regalarmi. Avrei voluto prenderlo e poi avevo pensato che avrebbe significato la perdita della mia libertà e tutte queste cazzate e insomma non l'avevo preso.
Anche quella era stata una forma di vigliaccheria. Pensavo a tutti i rischi che non avevo voluto correre. Pensavo alla mia indifferenza. Ecco. Pensavo che se fossi potuta tornare indietro- bada: non pensavo se fossi sopravvissuta perché non ci credevo - sarei stata meno indifferente. Mi sarei fatta meno i fatti miei, sarei stata meno prudente, mi sarei sputtanata di più, invece di calcolare ogni singolo passo, sotto l'apparenza di una spontaneità che non è mai esistita".

Nessun commento:

Posta un commento