lunedì 13 aprile 2020

PIU' POVERO DI COSE E DI DENARO

"Lasciamo alla generazione che verrà un mondo, se necessario, più povero di cose e di denaro, ma più ricco di umanità"
Questa è una citazione tratta dalla omelia di padre Cantalamessa nel corso di una messa in s.Pietro di fronte al Papa celebrata venerdì 10 Aprile che ho letto in un articolo online di Famiglia Cristiana scritto da Annachiara Valle.
Ora io non so chi sia padre Cantalamessa, ma se fa una omelia di fronte al Papa non credo che esprima pensieri o concetti in contrasto con il ..."suo Capo".
E se guardiamo la costruzione dell'articolo dove molti concetti, che mi non mi coinvolgono, sono in grassetto o in grassetto-corsivo, questo che ha colpito me non è posto in rilievo. Eppure a me è sembrato abbastanza dirompente. Ma probabilmente estraneo alle cose religiose non ho capito bene cosa esprime e magari è una di quelle frasi che si mettono sempre sapendo che tanto nessuno le coglie.
Ero in dubbio se sottolinearla, ma per togliermi il dubbio magari postandola posso dare l'opportunità a qualcuno di chiarirmi (e io Illuminista sui generis sono sempre alla ricerca di illuminazioni varie..😁)
Mi ha colpito forse perché sto leggendo un libro "Prosperità senza crescita" di Tim Jackson che nelle prime pagine scrive " Uno dei messaggi chiave di questo libro è che non stiamo riuscendo a fare il nostro dovere in questo senso. Le nostre tecnologie, la nostra economia e le nostre aspirazioni sociali sono tutte male allineate rispetto a qualsiasi manifestazione significativa di prosperità. Siamo guidati da una visione di progresso sociale - basata sull'espansione continua delle esigenze materiali - fondamentalmente indifendibile" e poco dopo "un aumento di prosperità non è palesemente la stessa cosa della crescita economica. DI PIU' non significa sempre MEGLIO".
Può darsi che questa sia una assonanza solo nella mia testa. Però la frase di Cantalamessa (ba si dovrebbe chiedere a lui) mi suona più come una scelta attiva e positiva piuttosto che come una rassegnazione a una maggiore povertà dovuta alla crisi economica conseguente la pandemia. Ma potrei sbagliarmi.

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