domenica 28 maggio 2017

PASSAGGIO IN TRAM CON STILE GIAPPONESE di V. Lamarque

PASSAGGIO IN TRAM CON STILE GIAPPONESE. di Vivian Lamarque. Corriere della Sera di domenica 28 maggio

Chiedo scusa e spero non me ne vorrà se ignoro il monito "riproduzione riservata" e condivido per intero il suo breve intervento,Vivian Lamarque,  apparso sul Corriere di oggi. E' che ancora da distanza di anni, quando sento parlare di Giappone non riesco a rimanere indifferente, sento ancora un potente moto di nostalgica ammirazione. Il racconto di oggi poi, così rappresentativo dell'idea (e della realtà ) che abbiamo dei giapponesi mi spinge a condividerlo.

"Il tram è un teatrino itinerante, basta ogni tanto riuscire a staccare gli occhi da quello schiavista di un cellulare (quando si distrae un attimo). Sul 19, giorni fa, è salita una coppia giapponese.
Avevano inserito male il biglietto da vidimare e, ricevuto aiuto da un passeggero, lo hanno ringraziato una decina di volte, con una decina di sorrisi, mentre quello ne faceva soddisfatto buona scorta per le molte giornate di magra. I due si sedevano poi nel tram semi-deserto, aprivano una guida della città e la commentavano insieme a bassa anzi bisbigliata voce.
A un tratto, soprassalto, hanno avvistato un cartello: erano seduti in due posti riservati agli anziani. Rossore, vergogna, immediato cambio di posto sul tram semi-deserto. E una buona decina di scusi scusi a noi quattro gatti di passeggeri inebetiti, increduli, esterrefatti".

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