martedì 3 gennaio 2017

memoria - IL COLONIALISMO E I SUOI PICCOLI PIACERI 3/4

memoria _IL COLONIALISMO E I SUOI PICCOLI PIACERI

tratto dal libro di HENRIK SVENSEN "STORIA DEI DISASTRI NATURALI"
 terza  parte di quattro

In più, un ciclone aveva causato 150.000 vittime nel Bengala e aveva diffuso una violenta epidemia di colera che colpì praticamente tutti e si trasformò in una pandemia. A Bombay si cercò di impedire alla stampa di venire a conoscenza dell'altissima mortalità. Le rivolte del grano scoppiavano quotidianamente e le prigioni erano piene fino a scoppiare. La classe sociale più colpita della rigida stratificazione indiana fu quella delle caste più umili e degli intoccabili. Le donne e i bambini presi a rubare il cibo dai campi o dai granai rischiavano la tortura, di avere il naso tagliato o di essere uccisi. Gli unici che riuscirono a cavarsela abbastanza bene furono i ricchi. In ottobre la siccità finì, ma le piogge portarono solo zanzare. La malaria causò centinaia di migliaia di vittime. Non c'era fine alle tragedie. Coloro che sopravvissero agli anni di crisi fino al 1879 dovettero anche sopportare le visite dei funzionari armati delle tasse che richiedevano il pagamento di debiti che ormai erano saliti a vette altissime d erano impossibili da onorare.
Nel suo libro LATE VICTORIAN HOLOCAUSTS, lo storico radicale Mike Davis ha descritto l'ideologia da cui Lytton e i britannici hanno tratto il loro atteggiamento verso la terribile carestia, per cui non di doveva dare la priorità agli aiuti per la popolazione indiana. I principi malthusiani riguardo la crescita della popolazione ( la produzione di derrate alimentari non riesce a stare la passo con la crescita della popolazione), mischiati al darwinismo sociale ( i più forti sopravvivono e i più deboli morranno comunque), giustificavano per loro la mancanza di interventi. Erano “la stessa natura” e “i ritmi di riproduzione troppo elevati” degli indiani che portavano alla morte di così tanti di loro. Gli aiuti avrebbero solo rimandato il problema. Questo punto di vista venne ribadito da una commissione d'inchiesta britannica istituita per investigare sulle cause del disastro e fu anche sostenuto dal parlamento britannico.

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