venerdì 21 febbraio 2014

UN'UNICA EUROPA. IMPLEMENTARE IN TUTTO IL CONTINENTE LE MIGLIORI PRATICHE

Oggi ho avuto il piacere di leggere un articolo a sostegno, probabilmente involontario, della mia opinione che l'Europa debba diventare un solo Stato centralizzato nel quale vengono implementate, in ogni sua regione, le migliori pratiche esperite nel continente.
L'articolo è di Roger Abravanel sul Corriere della Sera di oggi a pag. 56 (titolo: Le piccole vittorie necessarie a Renzi per vincere la sfida dei 100 giorni).
Il paragrafo è questo:
"I giovani italiani hanno enormi difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro, il che spiega perchè la disoccupazione giovanile è da decenni molto più alta della disoccupazione complessiva. In paesi come la Germania, la Svizzera, l'Austria c'è un modello di apprendistato di grande successo, che sarebbe ora di importare anche in Italia...(e poi continua spiegando il modello, spiegazione che qui ora non ci interessa)"

Trovo conforto in quella frase: importare anche in Italia. L'Europa è così, ci sono buone pratiche e sistemi che funzionano. Non dipendono da differenze culturali o climatiche. Le persone hanno problemi simili e soluzioni simili a questi problemi. Non si tratta di importare in altre legislazioni quelle che funzionano. Si tratta di avere un'unica legislazione, un unico Parlamento, una unica burocrazia (anche questa modellata su quella che funziona meglio) che fa funzionare la macchina, un unico governo. Una unica Europa, o andiamo verso l'irrilevanza e il declino.

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