sabato 13 gennaio 2018

SE TORNASSE BERLINGUER OGGI A PROPORRE AUSTERITA'?

SE TORNASSE BERLINGUER OGGI A PROPORRE AUSTERITA'?
Dal bellissimo libro di Pierpaolo Farina " Casa per casa, strada per strada" possiamo leggere l'intervento conclusivo di Enrico Berlinguer alla Assemblea degli operai Comunisti lombardi del 30 gennaio 1977 ( 41 anni or sono), del quale pubblico uno stralcio. Con tutta la contestualizzazione possibile e tutta la comprensione dei cambiamenti che sono avvenuti, il dubbio che Berlinguer sia ormai un "classico", nel senso che i suoi ragionamenti trascendono il contesto e parlano anche al'uomo di oggi, mi rimane forte nella mente.
Ma proprio perché sono profondamente convinto che il suo  sia un discorso anche contemporaneo, mi chiedo con divertito disincanto, come esso verrebbe accolto oggi , nell'Italia delle promesse roboanti e della abolizioni di qualsiasi dovere civico.
"... o ci si lascia  portati dal corso delle cose così come stanno andando, ma in tal modo si scenderà di gradino in gradino la scala della decadenza, dell'imbarbarimento della vita e quindi anche, prima o poi, di una involuzione politica reazionaria; oppure si guarda in faccia la realtà (e la si guarda a tempo) per non rassegnarsi ad essa, e si cerca di trasformare una traversia così densa di pericoli e di minacce in un'occasione di cambiamento, un'iniziativa che possa dar luogo anche a un balzo di civiltà, che sia dunque non una sconfitta ma una vittoria dell'uomo sulla storia e sulla natura.
Ecco perchè diciamo che l'austerità è, sì, una necessità, ma può essere anche un'occasione  per rinnovare, per trasformare l'Italia: un'occasione, certo, come ha detto qui un compagno operaio, tutta da conquistare, ma quindi da non lasciarci sfuggire.
L'austerità per definizione comporta restrizioni di certe disponibilità a cui ci si è abituati, rinunce a certi vantaggi acquisiti: ma noi siamo convinti che non è detto affatto che la sostituzione di certe abitudini attuali con altre, più rigorose e non sperperatrici, conduca a un peggioramento della qualità e della umanità della vita. Una società più austera può essere una società più giusta, meno diseguale, realmente più libera, più democratica, più umana"

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