lunedì 5 dicembre 2016

ORIGINI

VOTA X. STORIA DI UN SEGNO. La legislazione elettorale dal '700 ad oggi: dalla scelta fra in candidati alla formazione del Parlamento
Andrea Levico

"La storia della legislazione elettorale italiana inizia ufficialmente con l'emanazione del Regio Editto n° 680, promulgato dal Re di Sardegna, Carlo Alberto, il 17 Marzo 1848
(...)
L'art. 40 non mancò invece di fissare alcuni requisiti minimi per l'assunzione alla carica di Deputato: "Nessun Deputato può essere ammesso alla Camera se non è suddito del Re, non ha compiuto l'età di trenta anni, non gode i diritti civili e politici, e non riunisce in sé gli altri requisiti voluti dalla legge". La quale legge non impose in verità ulteriori condizioni: il Deputato era svincolato da ogni vincolo censitario ...
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Ma tale situazione non rendeva di fatto eleggibili tutti i regnicoli, poiché un'altra disposizione dello Statuto, l'art. 50, stabiliva " che le funzioni di senatore e deputato non danno luogo ad alcuna indennità", sicché solo coloro che disponevano della possibilità economica di abbandonare le proprie occupazioni per svolgere attività non remunerate potevano ambire alla carica.
Altre norme in materia erano l'art. 41, il quale stabiliva che " I Deputati rappresentano la Nazione in generale e non le sole provincie in cui furono  eletti. Nessun mandato imperativo può loro darsi dagli elettori"
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