venerdì 6 settembre 2013

l'opinione (sulla Siria) di GIDEON LEVY, HA'ARETZ (ISRAELE) da INTERNAZIONALE

uno stralcio dall'intervento di Levy su Ha'aretz ripreso da Internazionale

ANCHE ISRAELE E GLI STATI UNITI ARMI VIETATE DAL DIRITTO INTERNAZIONALE. MA NON SONO STATI PUNITI

Un esercizio sull'onestà (e sui doppi standard): cosa succederebbe se un giorno fosse Israele a usare le armi chimiche? Gli Stati Uniti sosterrebbero la necessità di attaccarlo? E cosa succederebbe se gli Stati Uniti facessero ricorso a queste armi? Bisogna ammettere che, pur avendole in arsenale, Israele non userebbe mai armi di distruzione di massa, se non in circostanze estreme (???- nota mia).
Tuttavia ha già usato armi che sono vietate dal diritto internazionale - il fosforo bianco e i proiettili di tipo fléchette contro i civili della Striscia di Gaza, e le bombe a grappolo in Libano -  ma il resto del mondo non ha alzato un dito.
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La Siria, naturalmente, è una questione diversa. Dopotutto nessuno può seriamente pensare che un attacco statunitense contro il regime del presidente Bashar al Assad possa essere basato su considerazioni di ordine morale. I circa centomila siriani che sono morti finora non hanno spinto il mondo a intervenire (e questo dovrebbe far riflettere autocriticamente quei pacifisti che si sono attivati con riflesso pavloniano appena Obama ha manifestato l'intenzione di intervenire, e che stavano zitti nella carneficina in atto da un paio di anni - altra nota mia), e solo la notizia di 1.400 vittime delle armi chimiche - ma sul numero non c'è ancora una conferma definitiva - sta spingendo l'esercito mondiale della salvezza ad agire.


Un'ultima mia riflessione, che è più un dubbio che altro: posta la mai sopita e innata (direbbe de Sade) volontà umana di prevaricare sul più debole con la violenza e la sopraffazione (lo scarpone in faccia alla vittima di orwelliana memoria), il ragionamento della linea rossa non potrebbe essere un cinico realismo che dice: sappiamo che ci ammazzeremo sempre l'un l'altro, poniamo delle regole al massacro continuo (che non sarà mai estinto e non avrà fine) in modo da evitare che il gioco ci sfugga di mano e metta in pericolo la sopravvivenza della specie, invece vietando certe armi chi ci rimetterà saranno sempre e solo i più deboli, i meno influenti, un po' scelti a caso (e per loro sfortuna) tra il 99%.



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