sabato 7 gennaio 2023

HO VISITATO “Bosch e un altro Rinascimento” a Palazzo Reale a Milano. Lo rifarei? NO

HO VISITATO “Bosch e un altro Rinascimento” a Palazzo Reale a Milano. Lo rifarei? NO

Perché non tornerei a vedere la mostra “Bosch e un altro Rinascimento” la mostra promossa dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Castello Sforzesco e realizzata da 24 ORE Cultura Gruppo 24 ORE con il sostegno di Gruppo Unipol, main sponsor (copio dal sito web)?

Non è solo responsabilità dei curatori, e in particolare degli allestitori e della organizzazione (che a mio avviso, da “inclita”, hanno la loro parte).

E’ perché ho la sensazione che opere così “dense” di personaggi e situazioni, straordinarie dal mio punto di vista, non sono godute e comprese appieno in una visita itinerante in mezzo a una folla compressa in poco spazio, accaldata e progressivamente più stanca.

Poco spazio e accaldata. Contrariamente alla pubblicità che circola sui social, la visione della mostra non è godibile con rilassatezza avendo a disposizione  le opere quasi in solitaria, o al massimo con tre o quattro persone vicino per ogni quadro. Ma questo è preventivabile.

Quello che non si comprende, per esempio, è perché Palazzo Reale non sia in grado di organizzare un servizio guardaroba dove poter depositare gli indumenti inutili e alla lunga fastidiosi in un ambiente caldo e chiuso.

Pessime anche le audioguide, con tasti invisibili nelle sale spesso poco illuminate. Non si chiede tanto, un nastro per poterle appendere al collo e avere la mano libera quando non serve portarsele all’orecchio (mentre il testo letto mi è sembrato ben fatto, molto utile e chiaro)

Un piccolo tocco di ingegno perfido, o di marchiana disattenzione e disinteresse verso il pubblico: le tabelle con l’indicazione dell’opera e il numero di codice per l’audioguida erano a destra dell’opera, peccato che il senso dell’esposizione fosse orario e con la folla accalcata davanti all’opera e la scarsa illuminazione fosse impossibile leggere la tabella stessa.

Culturalmente sono una piccola persona e mi si perdonerà se vedo le piccole cose che non vanno e che mi impediscono di godere con serenità una mostra per la quale gli organizzatori hanno chiesto un non piccolo contributo. Il valore reale della mostra (aver esposto 5 tele su una trentina tra quelle attribuite a Bosch leggendo Wikipedia) sfugge alle mie competenze. Aver dedicato più spazio alle influenze di Bosch piuttosto che all’autore stesso è stato un organizzare una mostra con quello che si riesce a recuperare mettendo il nome di richiamo a mo' di specchio per le allodole oppure un percorso filologico motivato, cercato e corretto? Non sarò certo io a poterlo dire.

A me sono piaciute molto sia le opere di Bosch sia le altre, mi hanno incuriosito e divertito

Ho scoperto un interesse, suscitato dalla mostra, che mi ha spinto a cercare in biblioteca libri sull'artista per approfondire la conoscenza della sua opera e vedere con tranquillità i quadri

Certamente Palazzo Reale a Milano, considerato che certe deficienze stanno manifestando una certa costanza e chi è preposto a risolverle sembra poco interessato a farlo, diventa sempre meno attrattivo.


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