martedì 2 giugno 2020

LA RESILIENZA DEL PIU' FRAGILE _UNA RIFLESSIONE PER LA SCUOLA

LA RESILIENZA DEL PIU' FRAGILE _UNA RIFLESSIONE PER LA SCUOLA
Ho iniziato a leggere VULNERABILI: COME LA PANDEMIA CAMBIERA' IL MONDO di un autore che di solito apprezzo molto, Vittorio Emanuele Parsi.
Sono alle prime pagine, quelle dove di solito viene presentato il piano ideale dell'opera.
Ho trovato una frase che mi sembra significativa per la riflessione sulla ripresa della Scuola a Settembre (in che modo, con che principi). Non ho elementi di giudizio, ma la sensazione è negativa. Temo che le scelte non saranno illuminate. Spero di sbagliarmi.
Scrive Parsi:
"Ci siamo dimenticati che era  la ridondanza delle strutture che ci circondano, a consentirci di vivere meno insicuri, limitando il peso della nostra vulnerabilità. Ci siamo scordati di una cosa che abbiamo sempre saputo e che applichiamo da sempre in tanti settori della nostra vita, anche se non in tutti: un sistema è sicuro solo quando la sua componente più vulnerabile è sicura.
Il livello di resilienza dell'elemento più fragile "detta" il livello di resilienza dell'intera struttura. In questo senso, la protezione del più debole, quella che tra umani chiameremmo la solidarietà, non è un lusso o un elemento sul quale spendere (ma dovremmo piuttosto dire investire) solo quando ce lo possiamo permettere: è semplicemente l'unico principio di precauzione sul quale si può costruire"

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