sabato 2 giugno 2012

2 GIUGNO 2012 FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA

[…] Il barbaro assassinio del professor Bachelet ci richiama crudamente alla necessità di non abbandonarci ad una sorta di assuefazione e di rassegnazione al terrorismo. Le ormai innumerevoli vittime dell'attacco eversivo - da Aldo Moro, a Guido Rossa, a Emilio Alessandrini, a Piersanti Mattarella, ai tanti lavoratori, agenti di polizia, carabinieri, giornalisti, dirigenti di azienda, come ancora l'altro giorno a Milano - sono altrettante tappe del tentativo di creare un clima di guerriglia in tutto il paese, in ogni centro di aggregazione civile e sociale. La posta in gioco è elevatissima e richiede, da ciascuno di noi e tutti insieme, una mobilitazione costante, un impegno senza soste, una diuturna resistenza. Senza questa partecipazione di massa, senza l'impegno politico e civile di tutti, senza una piena consapevolezza della gravità del momento, non c'è salvezza. Tanto più oggi, di fronte ad una fase cosi delicata di tensioni economiche, sociali e politiche, interne ed internazionali. […] […]Voglio qui ribadire che la democrazia si difende con la democrazia e con la massima unità e coesione tra le forze sociali e politiche che hanno costruito, con la Resistenza e la Costituzione, la nostra Italia repubblicana […] – Nilde Iottti intervento alla Camera dei Deputati sull’assasisnio di Vittorio Bachelet - 1980


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