giovedì 10 settembre 2009

SALTELLANDO TRA LE MOZIONI AL CONGRESSO PD

Bersani nella sua Mozione a un certo punto, nel capitolo LEGALITA' e DEMOCRAZIA, scrive: "E quale credibilità può avere il governo delle leggi ad personam per chiedere ai dipendenti pubblici di essere irreprensibili?" Se la credibilità etica di buona parte del nostro governo può essere messa in discussione, questo è irrilevante, a mio avviso, rispetto alla necessità, indisponibile a qualsiasi giustificazione, che il dipendente pubblico sia irreprensibile nel suo operare come dipendente dello stato o delle amministrazioni diverse e locali. La irreprensibiltà del dipendente pubblico deve essere, come dire, "di default", un apriori che non può essere messo in discussione, pena il collasso dell'amministrazione pubblica e quindi dello stato (forse il nostro scenario?), anche in presenza del peggior governo possibile. La riforma auspicata e prevista da Bersani della amministrazione diventa un esercizio sterile se non si prevede una riforma morale che deve coinvolgere tutta la nazione e che può essere una "Mission" per un partito che vuole essere il partito del secolo.

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