lunedì 3 marzo 2014

ULTIME LETTERE DI CONDANNATI A MORTE E DI DEPORTATI DELLA RESISTENZA 1943-1945

Lorenzo Alberti
di anni 17, studente. Nato a S. Bartolomeo del Cervo (IM) il 30 gennaio 1927.
Il 17 ottobre 1944, inviato in perlustrazione verso Upega .. .per individuare una via di ritirata e ricercare un contatto col comando di Divisione... ingannato dalla nebbia, cade nelle mani del nemico.
Poco prima della fucilazione Lorenzo Alberti scrive l'estremo messaggio d'addio alla madre, sforzandosi di attenuarne il dolore con frasi ispirate all'accettazione rassegnata del proprio destino.
Il messaggio, scritto a matita su un foglietto, presenta diverse cancellature e aggiunte di parole tra le righe; la grafia è irregolare e denota estremo nervosismo, come se per il diciassettenne Renzo allineare le frasi di commiato dai familiari e dalla vita rappresentasse una tensione difficilmente tollerabile

Cara Mamma, sono stato preso da dei tedeschi a Upega e sono stato condannato a morte.
Non stai a piangere e né a strillare, non dai la colpa a nessuno.
Vivi tranquilla, ci ha ancora il fratello che ti tiene compagnia e ti pyuò aiutare nella vecchiaia.
Lo so che dopo tanti sacrifici ti trovi un figlio di meno. Non ti arrabbiare!
Sono fucilato in Francia.
Caro papa, vivete tranquilli in famiglia come principi. Son omorto senza torture.
Vi saluta il figlio e il fratello.
Caro fratello, non piangere. sono sempre aiuti bene i genitori senza farli arrabbiare.
Cari famigliari salutatemi tutti i cari conoscenti e parenti
dite loro che il destino volle così.
Vi saluto tutti.
Renzo

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