venerdì 31 ottobre 2014

CREDERSI LIBERI

Leggendo INTERNAZIONALE  numero 1073 mi sono imbattuto in questo appunto di Hannah Arendt tratto da VERITA' E POLITICA.
Lo trascrivo dall'editoriale di Giovanni De Mauro.
Mi sembra molto attuale, indicativo della nostra illusione di essere liberi, liberi di cercare di migliorare il mondo e non solo di pensare di migliorarlo.

" Probabilmente nessuna epoca passata ha tollerato tante opinioni diverse su questioni religiose o filosofiche; la verità di fatto, però, qualora capiti che si opponga al profitto o al piacere di un dato gruppo, è accolta con un'ostilità maggiore che in passato" Hannah Arendt

giovedì 30 ottobre 2014

LA POLITICA DEGLI "ARCANA IMPERII" A TREZZO? - DISCUSSIONE SUL PROGRAMMA DI MANDATO



LA POLITICA DEGLI “ARCANA IMPERII” A TREZZO

C’è un paragrafo della disamina del Programma di Mandato dell’A.C. fatta da TUTTI PER TREZZO, la lista civica di centro sinistra, che mi ha fatto tornare alla mente una pagina di un libro che sto leggendo (IL FUTURO DELLA DEMOCRAZIA di Norberto Bobbio).

Vorrei prima trascrivere la pagina e poi collegarla allo stralcio del documento della Lista Civica.

BOBBIO: “Nell’appendice alla Pace Perpetua Kant enunciò e illustrò il principio fondamentale secondo cui (…) risulta che l’obbligo della pubblicità degli atti di governo è importante non solo, come si suol dire, per consentire al cittadino di conoscere gli atti di chi detiene il potere e quindi di controllarli, ma anche perché la pubblicità è già di per se stessa una forma di controllo, è un espediente che permette di distinguere quello che è lecito da quello che non lo è. Non a caso la politica degli arcana imperii procedette di pari passo con le teorie della ragion di stato, cioè con le teorie secondo le quali è lecito allo stato (ndr: puoi leggere anche Comune, nel nostro caso) ciò che non è lecito ai privati cittadini e pertanto lo stato è costretto per non dare scandalo ad agire in segreto”

Questo un estratto del brano di Bobbio.

Ecco la parte che mi ha suggerito questo accostamento, tratto dal documento di TUTTI PER TREZZO, facilmente recuperabile dal loro sito web

(questo è il testo del PdM) Nuove tecnologie e digitalizzazione

Potenziamento degli strumenti: prosegue il continuo aggiornamento degli strumenti hardware e software in dotazione alla struttura organizzativa e si amplia il loro utilizzo diretto da parte del cittadino e delle imprese.

Garantire la piena e semplice accessibilità alle informazioni concernenti le attività dell’Ente, allo scopo di favorire un controllo da parte dei cittadini sullo svolgimento e perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche.


(la valutazione critica di TUTTI PER TREZZO) Su questo punto siamo schietti: il livello di accessibilità attualmente garantito sul sito internet istituzionale è scandaloso! Molto meglio come funzionava nella prima parte della precedente legislatura... Sembra che dal momento dell’entrata in vigore del dlgs 33/2013 sulla trasparenza, il risultato sia stato proprio quello della sua scomparsa… Al di là di percorsi degni di una vera caccia al tesoro (per vedere una delibera di giunta: Amministrazione trasparente e tra 22 voci si clicca su Provvedimenti, poi su Provvedimenti organi indirizzo politico, poi su Deliberazioni della Giunta e del Consiglio Comunale, poi su Archivio ordinanze, deliberazioni di Giunta e di Consiglio Comunale e così si accede finalmente all’Albo telematico… ma non è finita perché a questo punto si trovano le Delibere ma anche le Deliberazioni di Consiglio e Deliberazioni di Giunta, insomma un ginepraio che scoraggia anche il Cittadino più determinato…)

Per non parlare poi dei contenuti: nella pagina con le Determine se ne reperisce solo una, la 638 del 07/05/14, le delibere di Giunta sono ferme al 01/10/14 mentre la Commissione di vigilanza sul termovalorizzatore si presenta in due versioni (secondo il percorso che si intraprende…): in una è presidente il sig. Motta Agostino (dimessosi nel 2009), nell’altra invece è il Sig. Garbo Enzo… l’ultimo verbale pubblicato è quello del 1 marzo 2013, ma in compenso il presidente è il sig. Gallina Riccardo… Non scherziamo! Questa non è trasparenza, piuttosto è inconsistenza!

Volete rendere credibile il vostro impegno? Impegnatevi a

- rivedere la struttura del sito e dell’informatore comunale (meno propaganda, più informazione, meno spazio agli amministratori per garantirne di più ad associazioni e Cittadini);

- garantire la convocazione del Consiglio Comunale in un orario che faciliti la massima partecipazione dei cittadini;

- garantire la diffusione in streaming delle sedute del Consiglio Comunale

- garantire la pubblicazione nel sito delle registrazioni delle sedute precedenti

- ripristinare le Commissioni Comunali per permettere a tutti i cittadini, attraverso le Associazioni, di partecipare ai processi deliberativi

Il resto è solo parole, parole, parole…

Mi sembra che il rilievo di TUTTI PER TREZZO non sia campato in aria, sia una critica corretta e puntuale. Non è facile per il cittadino, che già deve trovare la voglia, entrare nel profondo della macchina amministrativa. C'è un altro rilievo; una volta trovato il documento rimane sempre una difficoltà di comprensione, di spiegazione e di motivazione. Ma è già un altro capitolo.

mercoledì 29 ottobre 2014

LA VALUTAZIONE DI TUTTI PER TREZZO SUL PROGRAMMA DI MANDATO DELLA A.C. DI TREZZO, UNO STRALCIO INTERESSANTE



Trovo apprezzabile, oltre che espressione di una cura dell’interesse generale che semplicemente ignora il puro spirito di contrapposizione, il tono pacato e l’analisi libera che, nel documento di TUTTI PER TREZZO di valutazione del programma di mandato dell’attuale A.C. http://www.tuttipertrezzo.it/?p=508 , contraddistingue la valutazione critica.

Porto ad esempio questi due paragrafi:


Riprendiamoci le nostre strade

Responsabilizzazione degli operatori economici, degli esercenti e dei cittadini: sviluppare una rete tra le attività commerciali ed i cittadini per coniugare le esigenze di tenere vive le strade con la lotta alle situazioni di degrado e di abbandono degli spazi pubblici; il primo antidoto all’insicurezza è ricreare un tessuto sociale che veda i commercianti ed i residenti soggetti attivi. (ndr: questo è il testo del PdM)




Dal nostro ( di TUTTI PER TREZZO ) programma:

In chiave preventiva, riteniamo che la soluzione sia la promozione di socialità costruttiva, tale da riportare le persone al “centro” della Città, non solo come slogan, ma fisicamente. Intendiamo dunque adottare un atteggiamento che sia inclusivo anziché esclusivo: ci prenderemo cura delle aree degradate, abbatteremo le barriere costruite per dividere e cercheremo di incentivare la costruzione di legami solidaristici in grado di ricostruire rapporti di fiducia tra le persone. Solo in questo modo riteniamo di poter far rivivere positivamente i luoghi significativi della nostra città.



Come si vede da quanto previsto dal nostro programma, condividiamo con voi (letto in C.C. si rivolge alla maggioranza) questo obiettivo con un impegno che, se seriamente intrapreso, non esiteremo a sostenere: ricreare lo spirito della nostra Comunità, per riportare i Cittadini nelle vie della nostra città: non basta l’attività di controllo svolta egregiamente dalle forze dell’ordine e dalla Polizia Locale: dobbiamo lavorare perché Trezzo torni ad essere una città viva, un luogo di incontro, di scambi, di proposta.



Forte contrasto alla proliferazione di attività illegali legate al gioco d’azzardo, con conseguente censimento e verifica di tutte le slot machine installate negli esercizi commerciali (ndr: questo è il testo del PdM)


Su questo punto avremmo preferito un impegno più concreto, magari nel rispetto di quanto dichiarato nella scorsa legislatura in risposta ad un’interrogazione sul fenomeno GAP (Gioco d’Azzardo Patologico): basterebbe attingere a quanto prevede la L.R. 8 del 21/10/13, in particolare l’art. 5 Competenze dei Comuni: distanze minime dai luoghi sensibili quali scuole, oratori, strutture ricettive per categorie protette, ecc. ma anche forme premianti per gli esercizi “No Slot” ovvero per quei gestori che scelgono di non installare o disinstallare le apparecchiature per il gioco d’azzardo lecito.

martedì 28 ottobre 2014

UN DIVERSO PARERE. LA VOCE DI TUTTI PER TREZZO. IL PROGRAMMA DI MANDATO

Leggendo l'interessante documento "Analisi e dichiarazione di Voto" sul programma di mandato presentato dalla maggioranza in Consiglio Comunale, sono stato colpito da quanto scrive TUTTI PER TREZZO nei primi paragrafi.
"Francamente ci aspettavamo un documento diverso, più simile a quello della scorsa legislatura che riportava impegni precisi e cadenzati nel tempo che lo rendevano documento più “istituzionale”. Questo appare più un bigino del programma elettorale presentato alla recente tornata elettorale: non se ne vuole certo disprezzare il contenuto ma si converrà che è risultato un documento molto generico che non agevolerà certo le verifiche che annualmente andremo a svolgere.
I suoi limiti sono quindi quelli che i Cittadini assegnano ormai da tempo agli impegni riassunti nei programmi elettorali: buone intenzioni e qualche sogno (modesto, a dire il vero) in un linguaggio vago ed a volte oscuro a rappresentare proposte di poca o nulla concretezza."
(volendo si può trovare l'intero documento a questo link http://www.tuttipertrezzo.it/?p=508 )

E' vero, il programma è un succedersi di impegni che non seguono lo stile degli ultimi che ricordo, con la cadenza temporale di prevista realizzazione. Potremmo dire che è un programma di mandato "prima o poi". Prima o poi si darà questo o quest'altro.
L'esperienza ci potrebbe spingere a prevedere quando si farà manutenzione ordinaria e straordinaria delle vie e dei parchi della città, si ridipingeranno le segnaletiche e si riasfalterà la strada: tra l'autunno 2018 e la primavera 2019. Ma una previsione così è come la pubblicità " ti piace vincere facile"

lunedì 27 ottobre 2014

Il testamento di Reyhaneh: “Dona i miei organi e lascia che il vento mi porti via”



Reyhaneh Jabbari, la ventiseienne iraniana impiccata sabato in Iran per aver ucciso un uomo che accusava di tentato stupro, ha lasciato questo messaggio vocale alla madre lo scorso aprile (quando era prevista la sua esecuzione poi rimandata). Alcuni attivisti iraniani lo hanno trascritto e fatto circolare su internet: lo considerano il suo testamento. Reyhaneh è stata seppellita domenica mattina, ma alla famiglia non è stato permesso di celebrare un funerale per lei.


"...Cara Shole, non piangere per quello che senti. Il primo giorno che nell’ufficio della polizia un agente anziano e non sposato mi ha colpita per via delle mie unghie, ho capito che la bellezza non e’ fatta per questi tempi. La bellezza dell’aspetto, la bellezza dei pensieri e dei desideri, la bella calligafria, la bellezza degli occhi e di una visione, e persino la bellezza di una voce piacevole...."


http://27esimaora.corriere.it/articolo/dona-i-miei-organi-e-lascia-che-il-vento-mi-porti-via-il-testamento-di-reyhaneh/#more-34229

LA DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVE- LE ELITES: NORBERTO BOBBIO in IL FUTURO DELLA DEMOCRAZIA

Un paragrafo dal libro IL FUTURO DELLA DEMOCRAZIA di Norberto Bobbio, scritto nel 1984 e rivisto nel 1991

"La democrazia rappresentativa, che è poi la sola forma di democrazia esistente e funzionante, è già di per se stessa una rinuncia al principio della libertà come autonomia. L'ipotesi che la futura computer-crazia, com'è stata chiamata, consenta l'esercizio della democrazia diretta, cioè dia a ogni cittadino la possibilità di trasmettere il proprio voto a un cervello elettronico, è puerile.
A giudicare dalle leggi che vengono emanate ogni anno in Italia il buon cittadino dovrebbe essere chiamato a esprimere il proprio voto almeno una volta al giorno
...
Joseph Schumpeter aveva colto perfettamente nel segno quando sostenne che la caratteristica di un governo democratico non è l'assenza di élites ma la presenza di più élites in concorrenza tra loro per la conquista del voto popolare"

domenica 26 ottobre 2014

TREZZO. UN "DIVERSO PARERE". PERCHE' NON SENTIRE ANCHE LA VOCE DI TUTTI PER TREZZO?



Trovo utile e interessante, come cittadino che non partecipa direttamente alla vita politica, leggere le pubblicazioni (sul web con il sito www.tuttipertrezzo.it e su FB con la pagina omonima) edite dalla Lista civica di Centro Sinistra TUTTI PER TREZZO che nella nostra città rappresenta l’opposizione in Consiglio Comunale.

Non ci sono molte occasioni per sentire un “diverso parere”, una voce di dissenso o di critica ragionata (anche positiva se è il caso) rispetto alla voce del potere.

Purtroppo l’informatore Comunale è inutile, strumento di semplice propaganda molto banale, le altre occasioni pubbliche sono utilizzate per incensarsi con esiti a volte patetici
(aneddoto: alla serata dedicata all’operetta in SOMS, nel suo saluto il buon Villa non ha potuto fare a meno di cantarsela in gloria in un crescendo così imbarazzante – e avulso dal contesto – che alla fine se ne è accorto lui stesso e ha cercato di uscirne con una battuta).

Vale quindi la pena di seguire con attenzione e leggere ciò che pubblica la Lista Civica sui suoi strumenti di informazione – leggere con attenzione non vuol sicuramente dire accettare e condividere tutto (anche la critica deve essere letta criticamente); si possono conoscere anche questioni e proposte che la rutilante potenza mediatica (e l’uso forzato degli strumenti a diposizione anche in Consiglio Comunale) della maggioranza – che sappiamo tutti governa ma non è detto che abbia ragione – tende a sottostimare, dimenticare o ignorare (o ambire che noi cittadini ignoriamo).

Per esempio nell’ultimo consiglio comunale, possiamo leggere, si è tentato di discutere una difficile questione relativa ai diritti di un lavoratore di Trezzo.

Si possono trovare le informazioni a questo link.

http://www.tuttipertrezzo.it/?p=522

E soprattutto si può leggere l’intervento che un consigliere di TUTTI PER TREZZO aveva preparato e che il Sindaco ha artificiosamente impedito si leggesse



http://www.tuttipertrezzo.it/wp-content/uploads/2014/10/pezzo-antonio.pdf

martedì 21 ottobre 2014

AMIRA HASS: INTERVISTA IMPOSSIBILE AI LEADER DI HAMAS

Gaza è uscita dal nostro orizzonte comunicativo. Fino alla prossima crisi, che probabilmente non inizierà prima che tutti coloro che possono guadagnare dalla ricostruzione abbiano chiuso con soddisfazione il portafoglio, la vicenda passerà sottotraccia, escluso qualche stanca formula in occasioni diplomatico/mediatiche o qualche assassinio particolarmente odioso da parte dei militari israeliani.

Intanto a Gaza i pescatori verranno imprigionati o uccisi se cercheranno il pesce dove c'è, qualcuno pagherà gli stipendi agli impiegati di Hamas, i bambini di Gaza e Israeliani cresceranno imparando quanto feroci sono gli altri e come sia opportuno odiarli, i prigionieri amministrativi continueranno a rimanere in cella senza processo, Israele continuerà a costruire colonie e distruggere villaggi e colture Palestinesi, l'economia palestinese continuerà a essere inesistente ma i missili inutili di Hamas aumenteranno in modo altrettanto inutile.

Amira Hass ha preparato queste 18 domande, che allego in foto, pubblicate su Internazionale del 26 settembre. Domande che non ha potuto porre e che rimarranno senza risposte (ma la sola lettura delle domande deve indurre qualche riflessione anche a noi, che spesso nella nostra ansia di parteggiare per il più debole facciamo confusione su chi è la vittima e su chi sfrutta le vittime per i propri scopi, anche se fanno parte del proprio popolo)


domanda 5: Già prima della guerra sapevate che l'occidente si sarebbe offerto di sostenere i costi della ricostruzione di Gaza (preciso io, ho letto che il Qatar - quello che sosteneva ISIS - offre 1 miliardo di euro). Lo fa dal 1994. Senza la certezza che l'occidente e le Nazioni Unite si sarebbero mobilitati, avreste fatto le stesse scelte?

domanda 9: Avete detto che l'accordo per il cessate il fuoro con Israele è un grande risultato. Cosìè che lo rende tale? Gaza continua a essere isolata e Israele non sembra voler cambiare atteggiamento. La marina israeliana spara sui pescatori e li arresta quando salpano per guadagnarsi da vivere. Gli abitanti sono ancora rinchiusi nella prigione che Israele ha creato per loro vent'anni fa.

domanda 15. Avete descritto il ritiro di Israele da Gaza nel 2005 come un'importante vittoria nella vostra storia militare. da allora, però, la Striscia è sempre più separata  dalal Cisgiordania. Le vostre azioni hanno solo aiutato Israele a raggiungere un obiettivo che perseguiva dal 1990. Cosa ne pensate?

domanda 18. Cosa avete ottenuto con la violenza? Durante la prima intifada avete insistito per usare armi ed esplosivi nei territori Occupati. Dopo il massacro a Hebron nel 1994 avete dato il via agli attentati contro i civili in Israele. negli ultimi dieci anni avete migliorato il vostro arsenale. eppure la situazione è peggiorata. Il territorio palestinese è più frammentato. Sono aumentati sia gli insediamenti sia le diseguaglianze nella società palestinese. Possiamo dire che la resistenza armata ha fallito?

domenica 19 ottobre 2014

RILEGGENDO 1984 DI ORWELL. LA NEOLINGUA



“1984” di Orwell è un romanzo enorme, nel senso che ha una infinità di contenuti, di analisi, di “domande”, di sollecitazioni. Dopo averlo letto, tempo dopo averlo letto, la rilettura mostra quanto poco, se non il disegno generale, rischia di rimanere in testa, anche a causa del messaggio forte fondamentale. Per esempio, non ricordavo assolutamente il discorso sulle parole e sulla lingua che l’autore inserisce nel dialogo che riporto sotto (stralciando solo la parte dell’interlocutore di WInston) e che, nella rilettura ho fortunatamente riscoperto e trovato di estrema attualità.



George Orwell. 1984


Syme, funzionario del Reparto Ricerche del Ministero della Verità, dove lavora anche Winston Smith, gli spiega cosa sia la neolingua, al cui Dizionario ( undicesima edizione) sta lavorando.



"L'undicesima edizione é la definitiva, disse, stiamo dando alla lingua la sua forma finale... La forma che dovrà avere quando nessuno potrà parlare una lingua diversa. Quando avremo finito, la gente come te dovrà impararla di nuovo . Tu crederai che il lavoro consista nell'inventare nuove parole. Neanche per sogno! Noi distruggiamo le parole, invece. Dozzine, ma che dico, centinaia di parole ogni giorno. Stiamo riducendo la lingua all'osso. L'undicesima edizione non conterrà nemmeno mezza parola che cadrà in disuso prima del 2050.
...
Ah, é davvero una gran bella cosa, la distruzione delle parole. Naturalmente il grosso delle stragi é nei verbi e negli aggettivi, ma ci sono anche centinaia di sostantivi di cui si può benissimo fare piazza pulita. Non é solo questione dei sinonimi. Ci sono anche gli antonimi. In fondo, a pensarci bene, che ragione c'é di mantenere una parola che é soltanto l'opposto di un'altra parola? Una parola contiene il suo opposto in se stessa. Prendiamo la parola buono, per esempio. Se c'è una parola come buono anche serve una parola come cattivo? La parola sbuono servirà altrettanto bene se non meglio ... perché costituisce un opposto preciso, mentre l'altra parola non lo costituisce affatto. O ancora, se vuoi qualcosa di meglio, di più forte che buono, che ragione c'è di mantenere una serie di parole imprecise, vaghe, inutili come eccellente, o splendido, o il resto che sai? Plusbuono servirà a dare tutti i significati, ovvero bisplusbuono se ci sarà bisogno di qualcosa anche più forte.
...
Non lo sai che la neolingua é l'unica lingua del mondo il cui vocabolario s'assottigli di più ogni anno.?
...
Non ti accorgi che il principale intento della neolingua consiste proprio nel semplificare al massimo le possibilità del pensiero? Giunti che saremo alla fine, renderemo il delitto di pensiero, ovvero lo psicoreato, del tutto impossibile perché non ci saranno più parole per esprimerlo. Ognuna delle idee che sarà necessaria verrà espressa esattamente da una "unica" parola, il cui significato sarà rigorosamente definito, mentre tutti gli altri significati sussidiari verranno aboliti e dimenticati"

giovedì 16 ottobre 2014

APOLOGIA DELLA PITTURA - Philippe Daverio

Quando l'incipit di un libro è di questo tenore:
"A cosa serve la pittura? Ai commercianti d'arte serve innegabilmente a campare. Ai molti musei d'oggi serve ad avere materiali alle pareti in modo da giustificare il coffe-shop e il book-shop, quindi gli stipendi degli addetti. A tanti collezionisti serve a stimolare la vanità..."
non si può non essere incuriositi e invogliati nel proseguire.

Manca ovviamente il servizio che la pittura rende ai critici, ma considerato il lavoro di Daverio, non ce ne stupiamo.
Poi il libro: PHILIPPE DAVERIO "IL MUSEO IMMAGINATO. IL SECOLO LUNGO DELLA MODERNITA" inizia presentando, dalla copertina, dei quadri che ovviamente non conosco e che mi piacciono molto:
-Gustave Caillebotte : una strada parigina sotto la pioggia (Gigi Comotti, piacerà anche a te!)
-Giacomo Balla: la signora Pisani al balcone
e uno che ho visto a Berlino con Marco:
- Anton von Werner: truppe di un edificio requisito a Parigi
e quindi non resta che augurarsi: buona lettura.

lunedì 13 ottobre 2014

DEMOCRAZIA IN CRISI, SIRENE AUTORITARIE

articolo di Guido Rossi sul Ilsole24ore di domenica 5 ottobre
Sottotitolo
Le élite politiche si sono via via indebolite e con loro le istituzioni

Un articolo a mio parere interessante, preoccupante, veritiero
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2014-10-05/la-democrazia-crisi-e-sirene-autoritarie--141343.shtml?uuid=ABNt7C0B&fromSearch

Lionello Mancini sul Sole24ore. Se gli illeciti sono sempre degli altri


ho trovato questo pezzo interessante di Mancini sul Sole24ore del 6 ottobre.
"Quanto saremo capaci di essere cittadini rispettosi del bene pubblico, se è quando la politica riuscirà a sfoltire la giungla delle leggi e degli obblighi burocratici?
Obblighi spesso insensati, inutili e costosi, ma anche comodo paravento per le piccole illegalità che nessuno ci impone e che ormai fanno parte della nostra quotidianità "

Si potrebbe fare un discorso analogo e speculare sull'abuso nell'utilizzo di diritti che un sistema avanzato pone a difesa dei più deboli.

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2014-10-06/se-illeciti-sono-sempre-degli-altri-063734.shtml?uuid=ABTPQM0B&fromSearch