ALCUNE FOTOGRAFIE DEI MEZZI DI TRASPORTO USATI IN GIAPPONE
- Non posso partire in questo breve excursus sui mezzi di trasporto collettivi che ho utilizzato in Giappone senza ricordare il veicolo che in Giappone ci ha portato, l'aereo di Aeroflot. Lo ammetto, abbiamo scelto Aeroflot per la grande convenienza, ma con qualche timore. Invece... che bella compagnia. Ottimo aereo, ottimo pranzo, ottimo servizio. Complimenti. Tenendo presente anche il prezzo: 2 persone A/R Malpensa - Mosca-Narita circa 1.200 euro in totale.
|
In attesa a Mosca, alle spalle di Antonella l'aereo. |
Primo impatto con i mezzi di trasporto Giapponesi, il treno Skyliner da Narita a Tokyo. Due suggestinoi. La prima, un po' eravamo preparati, non abbiamo potuto comperare i biglietti con carta di credito, abbiamo dovuto pagare cash. La seconda, arriva il treno, sale velocemente la squadra di pulizia, pulisce, gira i sedili verso il senso di marcia, si sale su un bel treno ovviamente lindo e si parte all'orario previsto (anche questo ce lo aspettavamo... ma fa sempre piacere)
- Della matropolitana di Tokyo, degli spazi dove accodarsi, della pulizia, della sicurezza probabilmente ho già scritto. Non mi ripeto. Forse anche dell'aria condizionata freddissima e ..." a paletta". Qualcosa che ricorda Parigi: camminamenti lunghissimi nei punti di raccordo. Ad ogni stazione potevi trovare i fogli con le mappe del luogo circostante
- Un bus da noleggio parcheggiato dietro il tempio di Senso-ji a Tokyo
- Tre fotografie del treno ROMANCE CAR della linea privata Odakyu che parte da Shinjuku. Si prende questo treno da Tokyo per la regione di Hakone.
- Anche di Hakone abbiamo già trattato, mi limito a postare di nuovo le fotografie dei diversi mezzi di trasporto utilizzati in successione
- particolare della stazione ferroviaria di Hakone Yumoto,
- Mentre a Tokyo abbiamo utilizzato solamente la metropolitana, a Kyoto abbiamo utilizzato solamente i mezzi pubblici di superficie, rappresentati unicamente dagli autobus. IL servizio appare essere capillare, anche se di non facilissima comprensione. Anche la cartina che viene distribuita non è chiarissima, come molte altre pubblicazioni giapponesi, è colma in modo sovrabbondante di informazioni scritte piuttosto in piccolo. Inoltre Kyoto è una città soffocata dal traffico nella quale i bus si muovo, per quanto ho potuto vedere, non in corsie protette. Sono molto utilizzati, anche nei giorni festivi, però per configurazione e per sistema di pagamento, costringono a procedure di salita e discesa lente che assommandosi al traffico contribuiscono ad ottenere una velocità commerciale che, un po' a spanne (lo ammetto) sembra piuttosto bassa. Il bus urbano di Kyoto è un bus che forse da noi sarebbe più extraurbano. Ha sedili grossi, la porta centrale, e una serie di gradini e gradinetti che rendono difficile il movimento (gli anziani hanno posti riservati sul pianale bassa che si trova tra la porta centrale e l'uscita che è posta davanti). Noi prendevamo un biglietto giornaliero, ma l'utente abituale ritira un bigliettino all'ingresso e lo inserisce in una delle macchinette che sono a fianco del guidatore, e poi paga, credo a una seconda macchinetta (in alcuni casi accettano solo soldi contati, 220 yen se ricordo bene, in altri con possibilità di ricevere il resto). Uniamo una terza caratteristica dei giapponesi: non si preparano prima alla fermata, quindi capita che chi è in fondo di muove verso la parte anteriore mentre chi sta salendo già occupa il pianale centrale e si dirige verso il fondo. Lascio immaginare quanto tempo si perde per "smaltire il traffico". Ripeto come ho scritto nel primo post. Sono impressioni di un turista che "scivola sul ghiaccio". Magari qualche giapponese che legge queste righe può smentirmi.
- Dei trenini "accelerati" che abbiamo preso vuoi per andare a Nara, vuoi per andare a Takayama, ricordo due cose. Che la precisione assoluta degli Shinkansen viene un po' approssimata da questi trenini. E poi il sistema di "aria condizionata che si può vedere nell'ultima foto. Dei ventilatori rotanti che infliggono il raffreddamento in un modo così crudele che, arrivati a Nara, abbiamo gradito il caldo umidissimo del Giappone, tanto eravamo raffreddati (abbiamo percorso il tratto praticamente abbracciati come piccioncini per scaldarci un po'!)
- Manca in questo raccontino il mezzo di trasporto più famoso e conosciuto, il Shinkansen. Beh, dico solo che vale la sua fama. Un consiglio. Se possibile prenotare, a meno che non si accetti di fare dei tratti in piedi nei vagoni senza prenotazione. A noi è capitato. ma quando ci si siede, poltrone comodissime a una enorme distanza da quella precedente, velocità, silenziosità, puntualità, informazioni precise. Una pecca, non sul treno ma alle stazioni. Dove il sistema di controllo dei documenti, soprattutto per chi ha tessere come JRPASS è demenziale e provoca colli di imbuto e code tali che fanno rischiare di perdere il treno.
Nessun commento:
Posta un commento