J.M.BERGOGLIO ALL’EUROPARLAMENTO: Al concetto di diritto non sembra più associato quello altrettanto essenziale e complementare di dovere
Ho apprezzato il discorso di J.M.Bergoglio oggi al Parlamento Europeo a Strasburgo.
E’ stato un discorso di ampie vedute, complesso e meritevole di una analisi più attenta conseguenza di una rilettura più meditata.
Più importante che la meditazione e la rilettura la facciano gli Europarlamentari, sperando che non sentano di aver esaurito il compito con la standing ovation, come sagacemente annotava Mentana.
Non avrebbe senso trascrivere tutto il discorso, che pure meriterebbe, anche in quelle parti nelle quali mi sento lontano da J.M.Bergoglio – quindi lo si vada a recuperare e a leggere, invito.
Per ora copio solo alcuni paragrafi che mi hanno colpito.
1) “La dignità è la parola chiave che ha caratterizzato la ripresa del secondo dopo guerra. La nostra storia recente si contraddistingue per l’indubbia centralità della promozione della dignità umana contro le molteplici violenze e discriminazioni che neppure in Europa sono mancate nel corso dei secoli. La percezione dell’importanza dei diritti umani nasce proprio come esito di un lungo cammino, fatto anche di molteplici sofferenze e sacrifici, che ha contribuito a formare la coscienza della preziosità, unicità e irripetibilità di ogni singola persona umana. Tale consapevolezza culturale trova fondamento non solo negli avvenimenti della storia, ma soprattutto nel pensiero europeo, contraddistinto da un ricco incontro, le cui numerose fonti lontane provengono
2) “Occorre però prestare attenzione per non cadere in alcuni equivoci che possono nascere da un fraintendimento del concetto di diritti umani e da un loro paradossale abuso. Vi è infatti oggi la tendenza verso una rivendicazione sempre più ampia di diritti individuali, che cela una concezione di persona umana staccata da ogni contesto sociale e antropologico, quasi come una
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