YUVAL NOAH HARARI
DA ANIMALI A DEI. BREVE STORIA
DELL'UMANITA'
LA MEMETICA
Se non riusciamo a
spiegarci le scelte che fa la storia, possiamo però dire qualcosa di
molto importante intorno
Ad esse: tali scelte non sono fatte perché debbano portare beneficio agli umani. Non esiste assolutamente alcuna prova che la prosperità umana migliori col procedere della storia
Non esiste alcuna prova
che le culture che sono di beneficio degli umani debbano
inesorabilmente instaurarsi e diffondersi, mentre le culture meno
benefiche siano destinate a scomparire. Non esiste alcuna prova che
il cristianesimo costituisca una scelta migliore, per esempio del
manicheismo, o che l'impero arabo sia venuto a maggior beneficio di
quello dei persiani sassanidi.
(…)
Culture differenti
assegnano una definizione del bene che è differente, e noi non
disponiamo di un parametro con cui giudicare le varie definizioni. I
vincitori, naturalmente credono sempre che la giusta definizione di
vene sia la loro. Ma perché dovremmo credere ai vincitori?
(…)
Un numero sempre maggiore
di studiosi considerano le culture come infezioni o parassiti della
mente, dove gli umani agiscono ad inconsapevoli ospiti. I parassiti
organici, come i virus, vivono all'interno del corpo ospite. Si
moltiplicano e si diffondono da un corpo ospite all'altro,
alimentandosi dei loro ospiti, indebolendoli e talvolta uccidendoli.
(…) Le idee culturali vivono nelle menti degli umani proprio in
questa maniera. Esse si moltiplicano e si propagano da un ospite a un
altro, talvolta indebolendo gli ospiti, talaltra uccidendoli.
Questo approccio viene
chiamato talvolta col termine di memetica. La memetica presume che,
come l'evoluzione organica si basa sulla replicazione delle unità di
informazione organica chiamate “geni”, così l'evoluzione
culturale si basa sulla replicazione delle unità di informazione
culturale chiamate “memi”. Le culture vincenti sono quelle che
eccellono nella riproduzione dei loro memi, senza badare a costi e
benefici per gli ospiti umani.
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