mercoledì 11 giugno 2014

SHIRIN EBADI: SARANNO LE DONNE A CAMBIARE L'ISLAM. IL RISPETTO DELLE TRADIZIONI SI FERMA DOVE VIOLA I DIRITTI UMANI

Oggi sul Corriere della Sera, a firma Gian Antonio Stella, compare una importantissima intervista a Shirin Ebadi, esule iraniana, che vive sotto scorta, separata a forza dal marito.
E' una intervista che invito tutti a cercare e a leggere, che dovrebbe essere esposta nelle aule scolastiche, che dovrebbe essere mandata a memoria a noi, liberi occidentali, quando discettiamo, colpevolizzando o salvando in blocco,  di diritti civili, religione e oppressione di genere nel (giustamente) caldo rifugio di una società democratica.

Shirin Ebadi esprime, pare con pacatezza e con incredibile ottimismo, concetti di fortissimo significato etico e civico. Sono parole e pensieri che conosciamo e che assumono un significato ancor più forte da chi lotta e soffre dall'interno di ciò che vorrebbe migliorare (non cambiare, uso migliorare a ragion veduta).

Mi sembra che rappresenti bene quanto le nazioni e i popoli che noi chiamiamo islamici per l'adesione maggioritaria di parte di loro a quella religione così invasiva anche del diritto civile e della politica, abbia bisogno di un Rinascimento, dell'Umanesimo, della Rivoluzione Francese e della Rivoluzione Americana.


Credo sia una intervista che debba essere letta tenendo a mente i ragionamenti di Ferguson nel libro "Occidente".

Alcune frasi
- Lo so che l'Islam è in ritardo. Voi avete avuto il Rinascimento. Ma i tempi sono cambiati, e crediamo che per recuperare ci vorrà meno tempo
-...tutte le religioni sono, da sempre, più o meno ostili alle donne. Perché sono state interpretate da maschi.
-Le donne devono conoscere bene le loro religioni. Perché sono le prime vittime delle interpretazioni maschili. E devono imparare a difendersi
-Io credo nel laicismo. Nella giustizia laica. La religione deve essere separata dallo Stato
(domanda: nell'Ontario la legge riconosce il diritto della comunità islamica di applicare alcuni elementi della Sharia). risposta: Sono assolutamente contraria. Un Paese, una legge, un diritto per tutti. Le donne vittime di questo codice parallelo sono spesso fuggite dai loro Paesi proprio per sfuggire alla Sharia. Ritrovarsela in Canada è assurdo.
(domanda: fino a che punto il rispetto della cultura originaria di un immigrato deve esser tradotto nella nostra legge?) risposta: Il rispetto delle tradizioni deve fermarsi dove viola i principi generali dei diritti umani.
(domanda: possono essere le donne a cambiare l'Islam?) risposta: secondo me sì. Le religioni sono state create per la felicità delle persone o per la loro infelicità? (commento Stella: sembrano parole di papa Francesco)

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