GIAPPONE: NULLA LASCIATO AL CASO ( o alla libera scelta?).
ma quanto risulta comodo al turista??? ... molto!!!
se anche vi vedo tutti in piedi ad applaudire, io continuo a pensare che sia sbagliato _EUROPEO e ITALIANO di MINORANZA_ DOVERISTA GENTILE
mercoledì 12 settembre 2012
lunedì 10 settembre 2012
TOKYO. SENSO-JI
VISITARE UN SANTUARIO. Appena oltrepassato il TORII, si trova un CHOZUYA (contenitore d'acqua) con mestoli dai lunghi manici (HISHAKU)
Fonte di queste notizie: Lonely Planet
sabato 8 settembre 2012
GRATTANDO IL GHIACCIO PER CERCARE TERRENO FERTILE
METROPOLITANA DI TOKYO
L'impressione ricevuta dalla metropolitana di Tokyo è quella di un servizio efficiente e curato, con treni di diversa età, anche con convogli vecchi, e quindi con diversi sistemi di comunicazione a bordo, comunque pratici e comprensibili sia nel sistemi più datati, sia ovviamente nei sistemi più reecnti.
Ho fatto qualche fotografia anche se quella più significativa, come spesso capita, non l'ho scattata, ed è quella a quel fazzoletto di carta che ho visto sul pavimento di un vagone, l'unico "rifiuto" visto in tre giorni di utilizzo della rete metropolitana.
L'impressione ricevuta dalla metropolitana di Tokyo è quella di un servizio efficiente e curato, con treni di diversa età, anche con convogli vecchi, e quindi con diversi sistemi di comunicazione a bordo, comunque pratici e comprensibili sia nel sistemi più datati, sia ovviamente nei sistemi più reecnti.
Ho fatto qualche fotografia anche se quella più significativa, come spesso capita, non l'ho scattata, ed è quella a quel fazzoletto di carta che ho visto sul pavimento di un vagone, l'unico "rifiuto" visto in tre giorni di utilizzo della rete metropolitana.
nulla viene lasciato al caso. l'ingresso della linea Hibiya è "a vista" come da foto sotto, ma l'amministrazione della Metropolitana lo segnala ugualmente: 35 metri! |
E' facile fare ironia, ma la profusione di cartelli indicatori rende tranquillo il turista ed evita ansie e perdite di tempo |
Ogni treno in arrivo e partenza è assistito da funzionari della Metropolitana che gestiscono arrivi, partenze e carichi, con mosse e gesti "rituali" che quasi fanno pensare a un balletto |
questi signori non attendo la metropolitana mettendosi sulla banchina dove più gli aggrada. Si noti che sono all'interno di corsie di attesa dove si fa la fila per attendere il treno |
![]() |
Non ricordo che linea fosse, ma è l'unico treno automatizzato che ho potuto vedere |
giovedì 6 settembre 2012
TAKAYAMA - YOSHIJIMA-KE
mercoledì 5 settembre 2012
KYOTO - KINKAKU-JI
da Lonely Planet:
Il celebre "tempio d'oro"... l'edificio originario fu costruito nel 1397 come villa delo Shogun Ashikaga Yoshimitsu e fu trasformato in tempio da suo figlio
lunedì 3 settembre 2012
GRATTANDO IL GHIACCIO PER CERCARE TERRENO FERTILE
L'omikuji (giapponese: 御御籤, 御神籤 o おみくじ),
anche chiamato mikuji (みくじ), è un biglietto contenente una predizione divina, un
oracolo scritto che si estrae presso i templi shintoisti (Jinja) e buddisti in
Giappone in occasione di p
Letteralmente significa "lotteria sacra" e viene ricevuta pescandone una alla cieca da una scatola che viene scossa, sperando che la divinazione sia buona. L'o-mikuji arrotolato cade fuori da un piccolo buco (al giorno d'oggi vengono usate spesso slot machine a moneta). Srotolare il pezzo di carta rivela la divinazione scritta su di essa, che può essere una delle seguenti: Grande benedizione (dai-kichi, 大吉), Media benedizione (chū-kichi, 中吉), Piccola benedizione (shō-kichi, 小吉), Benedizione (kichi, 吉), Mezza-benedizione (han-kichi, 半吉), Quasi-benedizione (sue-kichi, 末吉), Quasi-piccola-benedizione (sue-shō-kichi, 末小吉), Maledizione (kyō, 凶), Piccola-maledizione (shō-kyō, 小凶), Mezza-maledizione (han-kyō, 半凶), Quasi-maledizione (sue-kyō, 末凶), Grande maledizione (dai-kyō, 大凶).
L'o-mikuji predice le possibilità che le speranze di una persona si avverino, di trovare un buon partner o generalmente di aver buona salute, fortuna o vita. Quando la predizione è cattiva è consuetudine annodare il foglietto di carta ed attaccarlo ad un pino nel territorio del tempio. La motivazione addotta per questa consuetudine è un gioco di parole sulla parola per "pino" ((松 matsu) ed il verbo "attendere" (待つ matsu); il concetto sarebbe che la cattiva sfortuna attenderà presso l'albero piuttosto che attaccarsi a chi ha aperto il foglietto. Nel caso che la predizione sia buona il foglietto dovrebbe essere conservato. Sebbene al giorno d'oggi questa tradizione sembra più un divertimento per bambini, gli o-mikuji sono disponibili in quasi tutti i santuari e rimangono una delle attività tradizionali da compiere visitando un santuario.
sabato 1 settembre 2012
GRATTANDO IL GHIACCIO PER CERCARE TERRENO FERTILE
Un po' tutti abbiamo imparato, girando l'Europa, ad incolonnarci sulla destra sulle scale mobili per consentire a chi è di fretta di correre sulla sinistra verso l'uscita o verso il treno. Ma poi tendenzialmente saliamo le altre scale un po' dove vogliamo, dove ci capita. In Giappone questo non succede. Chi sale le scale (non mobili) sta a sinistra - loro viaggiano come gli inglesi - e chi scende sta a destra
E non è una libera scelta. te lo dicono. Salvo il fatto che tutti poi rispettano questa indicazione. L'ordine, l'indicazione, il suggerimento (suggerimento? mah) di molti di questi comportamenti vengono costantemente indicati ai Giapponesi ( si tratta di indicazioni generalmente razionali e utili) e a queste indicazioni la complessità delle persone si attiene.
Fino a interiorizzarle. Ora mi lancio in una supposizione non fondata su un gran che di scientifico, potrebbe essere un grattare il ghiaccio a vuoto. Ma la foto che propongo sotto a mio avviso non è casuale. Anche nel camminare sul marciapiedi ci si incolonna con senso logico procedendo, per la stessa direzione, nello stesso lato del marciapiede.
Probabilmente questa osservazione è strettamente correlata al momento spaziale e temporale, non si può rendere il particolare generale, ma di questa tendenza, se non abitudine, ho un parziale ricordo, e se penso a quando trovo schierati come opliti gruppi di amici o famigliole, occupanti tutto il marciapiede, non riesco a non pensare che i Giapponesi siano più furbi di noi.
continua
E non è una libera scelta. te lo dicono. Salvo il fatto che tutti poi rispettano questa indicazione. L'ordine, l'indicazione, il suggerimento (suggerimento? mah) di molti di questi comportamenti vengono costantemente indicati ai Giapponesi ( si tratta di indicazioni generalmente razionali e utili) e a queste indicazioni la complessità delle persone si attiene.
Fino a interiorizzarle. Ora mi lancio in una supposizione non fondata su un gran che di scientifico, potrebbe essere un grattare il ghiaccio a vuoto. Ma la foto che propongo sotto a mio avviso non è casuale. Anche nel camminare sul marciapiedi ci si incolonna con senso logico procedendo, per la stessa direzione, nello stesso lato del marciapiede.
Probabilmente questa osservazione è strettamente correlata al momento spaziale e temporale, non si può rendere il particolare generale, ma di questa tendenza, se non abitudine, ho un parziale ricordo, e se penso a quando trovo schierati come opliti gruppi di amici o famigliole, occupanti tutto il marciapiede, non riesco a non pensare che i Giapponesi siano più furbi di noi.
continua
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