domenica 15 giugno 2025

IL VUOTO. Guido Tonelli L'eleganza del vuoto

Kengiro Azuma : Nel vuoto si annida lo spirito, cioè l'essenza delle cose e delle persone e rappresenta che niente può annullare, a differenza del pieno che il tempo corrode e distrugge.

Mancano le parole, non ci sono immagini, né suoni adatti per descrivere ciò che l'Occidente ha sempre associato al nulla. Ancora oggi risulta difficile parlare del vuoto senza scate-nare paure ancestrali e terribili equivoci. Anche a noi, uomini e donne del XXI secolo, il vuoto spalancato strozza in gola le
parole, toglie il respiro, inquieta. Il concetto stesso di vuoto suscita un indicibile sgomento.

Perfino nel linguaggio moderno il termine continua a risuonare di connotazioni negative: "un discorso vuoto", "girare a vuoto", "parole vuote". Per non parlare del malessere fisico di chi ha lo "stomaco vuoto", o di quello mentale di chi avverte "un vuoto interiore", capace di divorare la sua esistenza.

Questo libro può aiutarci a superare tali pregiudizi e a farci scoprire l'incredibile bellezza del vuoto, la sua insupe-rabile meraviglia. La scienza contemporanea ci ha permesso di andare oltre lo sgomento che ha paralizzato l'umanità per millenni.

Leopardi intuisce, prima di ogni altro pensatore, che il trionfo della tecnica avrebbe ingannato gli umani, illudendo li che si stava per entrare in una nuova età dell'oro, E questo avrebbe reso ancora più lacerante la consapevolezza del do minio del nulla. Nessuno avrebbe potuto salvare gli abitatori del nuovo eden dalla coscienza dell'inevitabile annientamento della vita e di tutto il mondo materiale che ci circonda. La ra-gione è dannosa perché porta verso il nulla. Unica flebile luce di speranza è che questa consapevolezza dell'ineluttabilità del dolore e della sofferenza spinga gli umani a cooperare e ad aiutarsi reciprocamente.

Giacomo Leopardi è un pensatore immenso, che per di più è riuscito a mettere in splendidi versi e in prosa meravigliosa la sua filosofia. Pochissimi altri sono stati in grado di compiere un'impresa simile. Mettere in rima un pensiero filosofico raffi-nato, accoppiare la bellezza della parola al rigore del pensiero, è un'impresa che, prima di lui, era riuscita solo a Lucrezio e a Dante. Ma, contrariamente a quanto hanno fatto i suoi illustri predecessori, Leopardi è anche l'autore del pensiero filosofico che condensa nei suoi versi.

Il silenzio è il linguaggio di tutte le forti pas sioni, dell'amore [...], dell'ira, della meravi glia, del timore.
GIACOMO LEOPARDI, Zibaldone

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