METROPOLITANA DI TOKYO
L'impressione ricevuta dalla metropolitana di Tokyo è quella di un servizio efficiente e curato, con treni di diversa età, anche con convogli vecchi, e quindi con diversi sistemi di comunicazione a bordo, comunque pratici e comprensibili sia nel sistemi più datati, sia ovviamente nei sistemi più reecnti.
Ho fatto qualche fotografia anche se quella più significativa, come spesso capita, non l'ho scattata, ed è quella a quel fazzoletto di carta che ho visto sul pavimento di un vagone, l'unico "rifiuto" visto in tre giorni di utilizzo della rete metropolitana.
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nulla viene lasciato al caso. l'ingresso della linea Hibiya è "a vista" come da foto sotto, ma l'amministrazione della Metropolitana lo segnala ugualmente: 35 metri! |
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E' facile fare ironia, ma la profusione di cartelli indicatori rende tranquillo il turista ed evita ansie e perdite di tempo |
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Ogni treno in arrivo e partenza è assistito da funzionari della Metropolitana che gestiscono arrivi, partenze e carichi, con mosse e gesti "rituali" che quasi fanno pensare a un balletto |
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I guanti bianchi, sembrano essere un segno distintivo dei funzionari, soprattutto nell'ambito dei trasporti. Fa pensare l'alto utilizzo di risorse umane che viene fatto in Giappone. Sui treni della metropolitana generalmente vedevo due macchinisti almeno, uno in testa e uno in coda. Notare la costante striscia gialla in rilievo per i ciechi. |
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questi signori non attendo la metropolitana mettendosi sulla banchina dove più gli aggrada. Si noti che sono all'interno di corsie di attesa dove si fa la fila per attendere il treno |
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Ovviamente, ma il l'ho capito dopo un po', le corsie di attesa non sono in corrispondenza della porta del treno, ma un po' prima o un po' dopo, per consentire la discesa. Per i tardi come me hanno messo anche le frecce direzionali, nel caso uno pensasse di entrare dal finestrino |
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Non ricordo che linea fosse, ma è l'unico treno automatizzato che ho potuto vedere |
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