Per chi è favorevole il TTIP
avrà benefici sia per gli Stati Uniti che per l’UE. Il Center for Economic Policy Research di Londra e l’Aspen Institute dicono per esempio che ci sarebbe un aumento del volume degli scambi e in particolare delle esportazioni europee verso gli Stati Uniti (l’incremento sarebbe del 28 per cento, circa 187 miliardi di euro). (...) l PIL mondiale aumenterebbe (tra lo 0,5 e l’1 per cento pari a 119 miliardi di euro) e aumenterebbe anche quello dei singoli stati (si stimano 545 euro l’anno in più per ogni famiglia in Europa). Poiché ci sarebbe una maggiore concorrenza, si avrebbero anche benefici generali sull’innovazione e il miglioramento tecnologico.(...) Si avrebbero infine dei benefici derivanti dalla semplificazione burocratica e dalle regolamentazioni: ridurrebbe sia i costi delle ispezioni che quelli delle attività economiche che operano nei due mercati facilitando alle imprese il compito di rispettare contemporaneamente le due normative. (stralci tratti da un articolo apparso sul sito IL POST che linkerò in calce)per chi è contrario il TTIP
una delle principali critiche ai negoziati è la loro segretezza e mancanza di trasparenza; e anche il fatto che ad aver condotto il principale e più citato studio sui benefici dell’accordo sia il Center for Economic Policy Research di Londra, che questi gruppi non considerano credibile perché finanziato anche da grandi banche internazionali. Questi gruppi sostengono che le cifre sull’impatto dell’accordo sono piuttosto ambiziose, che sarebbero previste solo per il 2027 e che comunque sono troppe le variabili non considerate per poter fare una stima affidabile.(...)armaci meno affidabili, aumento della dipendenza dal petrolio, perdita di posti di lavoro per la scomparsa delle norme sulla preferenza nazionale in materia di forniture pubbliche, assoggettamento degli stati a un diritto fatto su misura per le multinazionali (...)’armonizzazione delle norme sarebbe fatta al ribasso, a vantaggio non dei consumatori ma delle grandi aziende. (tratto dallo stesso articolo) Sempre per i contrari ( questa volta copio da un volantino di www.stop-ttip-milano.net che ho recuperato a FA LA COSA GIUSTA): il TTIP punta a privatizzare i servizi pubblici, i beni comuni, i diritti dei cittadini a vantaggio del profitto e dei grandi poteri finanziari ed economici, mettendo a rischio la sicurezza alimentare e ambientale, la scuola, la sanità, il lavoro.
Ho trovato l'articolo citato, scaricabile da questo link http://www.ilpost.it/2014/11/06/ttip-2/ sul sito IL POST ( http://www.ilpost.it/ ) piuttosto interessante, soprattutto per uno come me che è al digiuno totale di conoscenza e comprensione di questa problematica, pur intuendo che sarà impattante sul nostro futuro, ma rimanendo piuttosto scettico di fronte alle crociate (da qualunque parte provengano).
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