mercoledì 26 dicembre 2012

PRELIEVO FISCALE -ANALOGIE

Ho trovato quella che mi sembra una analogia tra MARIO MONTI: "Cambiare l'Italia, Riformare l'Europa. Un'Agenda per un impegno comune" e  JOSEPH STIGLITZ " Le politiche economiche tra austerità e crescita"  su IL LAVORO IN EUROPA (www.sbilanciamoci.info). E' una mia incomprensione?

MONTI: (pag 5) "Per la prossima legislatura occorre un impegno, non appena le condizioni generali lo consentiranno, a ridurre il prelievo fiscale complessivo, dando la precedenza alla riduzione del carico fiscale gravante sul lavoro e impresa. Questa va comunque perseguita anche trasferendo il carico corrispondente su grandi patrimoni e sui consumi che impattano sui più deboli e sul ceto medio. Servono meccanismi di misurazione della ricchezza oggettiva e tali da non causare fughe di capitali. In questo modo il fisco diventa strumento per perseguire anche obiettivi di maggiore equità nella distribuzione del peso dell'aggiustamento"

STIGLITZ (SBILANCIAMOCI): (pag. 10) Infine, ci sono politiche che comportano pesanti trade- off in cui non tutti hanno benefici nel breve periodo. Se il consolidamento fiscale ci deve essere, questo non dovrebbe pesare sulle spalle di chi ha sofferto per il malfunzionamento del sistema durante l'ultimo quarto di secolo, a piuttosto sulle spalle di chi ne ha beneficiato. Negli Stati Uniti, per esempio, con circa un quarto dell'intero reddito nazionale che appartiene all'1% più ricco della popolazione, moderati incrementi delle tasse sul reddito, sui guadagni in conto capitale e sul patrimonio potrebbero portare grandi entrate fiscali senza compromettere lo standard di vita. Anche una piccola tassa sulle transazioni finanziarie potrebbe far recuperare grandi risorse.

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