PRIMARIE PER LA SCELTA DEI CANDIDATI ALLE LISTE PER IL PARLAMENTO DI PD E SEL
IL mio modesto suggerimento, di volontario ai seggi solo per passione delle primarie, neanche iscritto a PD o SEL (comunque volontario in un seggio PD), quindi proprio ultima ruota del carro, è che, fino a dopo il 24 febbraio, si congelino le valutazioni, le critiche, le recriminazioni, le delusioni che questa neonata, imperfetta, velocissima, grandissima sperimentazione delle primarie per i candidati potrebbero far sorgere.
Ora c'è da preparare, raffinare, condividere e far apprezzare una AGENDA PROGRESSISTA che dia confidenza agli italiani, soprattutto ai più penalizzati, ai più in difficoltà, agli onesti lavoratori, ai giovani, che essa, avendo la fiducia, possa contribuire a far cambiare rotta al Paese, sbloccare una società ingessata, contribuire a risanare l'economia FACENDO CONTRIBUIRE CIASCUNO IN MODO PROGRESSIVO RISPETTO ALLE PROPRIE RISORSE.
MA
Il 26 febbraio si metta in cantiere VERAMENTE una riflessione collettiva e partecipata su come sono state organizzate, condotte e realizzate le PRIMARIE, sul buono e sul non buono, per migliorare sempre più questo patrimonio democratico che la sinistra, il centro sinistra, ha saputo regalare all'Italia.
Invito sommessamente a non sprecare questo patrimonio.
La storia non è finita. Chi non è riuscito a dar esito positivo alla propria passione e disponibilità non demorda ma non si perda neanche in, anche forse giustificabili, recriminazioni. Si proceda insieme con ugual passione. Il mio modestissimo impegno, e quello ben più lustre di tanti altri, rammenti al PD che la società non organizzata in partito ma di impegno civile non è un lustrino ma una domanda difficile e aspra.
Lo si faccia, se non per noi, almeno per gli Italiani che lottano con le difficoltà quotidiane e per il nostri figli.
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