PRIMARIE PER LA SCELTA DEI CANDIDATI ALLE LISTE PER IL PARLAMENTO DI PD E SEL
IL mio modesto suggerimento, di volontario ai seggi solo per passione delle primarie, neanche iscritto a PD o SEL (comunque volontario in un seggio PD), quindi proprio ultima ruota del carro, è che, fino a dopo il 24 febbraio, si congelino le valutazioni, le critiche, le recriminazioni, le delusioni che questa neonata, imperfetta, velocissima, grandissima sperimentazione delle primarie per i candidati potrebbero far sorgere.
Ora c'è da preparare, raffinare, condividere e far apprezzare una AGENDA PROGRESSISTA che dia confidenza agli italiani, soprattutto ai più penalizzati, ai più in difficoltà, agli onesti lavoratori, ai giovani, che essa, avendo la fiducia, possa contribuire a far cambiare rotta al Paese, sbloccare una società ingessata, contribuire a risanare l'economia FACENDO CONTRIBUIRE CIASCUNO IN MODO PROGRESSIVO RISPETTO ALLE PROPRIE RISORSE.
MA
Il 26 febbraio si metta in cantiere VERAMENTE una riflessione collettiva e partecipata su come sono state organizzate, condotte e realizzate le PRIMARIE, sul buono e sul non buono, per migliorare sempre più questo patrimonio democratico che la sinistra, il centro sinistra, ha saputo regalare all'Italia.
Invito sommessamente a non sprecare questo patrimonio.
La storia non è finita. Chi non è riuscito a dar esito positivo alla propria passione e disponibilità non demorda ma non si perda neanche in, anche forse giustificabili, recriminazioni. Si proceda insieme con ugual passione. Il mio modestissimo impegno, e quello ben più lustre di tanti altri, rammenti al PD che la società non organizzata in partito ma di impegno civile non è un lustrino ma una domanda difficile e aspra.
Lo si faccia, se non per noi, almeno per gli Italiani che lottano con le difficoltà quotidiane e per il nostri figli.
se anche vi vedo tutti in piedi ad applaudire, io continuo a pensare che sia sbagliato _EUROPEO e ITALIANO di MINORANZA_ DOVERISTA GENTILE
domenica 30 dicembre 2012
giovedì 27 dicembre 2012
AI CANDIDATI ALLE ELEZIONI PER IL PARLAMENTO DELLA PROVINCIA DI MILANO PER IL PD
Per concludere, per conto mio, con un tono di pensata leggerezza una bella competizione tra “belle facce pulite”, ho provato a immaginare un paio di canzoni da associare all’elenco dei candidati, perlomeno dal mio punto di vista e con il mio livello di conoscenza degli stessi.
La prima è “mi fido di te” di Lorenzo Cherubini
Mi fido di te è un passaggio obbligato in una competizione nella quale in pochissimi giorni ho dovuto cercare di conoscere (e permettermi di valutare) 37 persone.
Ho provato ad aumentare il livello di conoscenza ponendo ad alcuni di loro (per quanto il web mi ha consentito) 3 domande per me importanti, alle quali hanno risposto con cortesi e precise parole e proponimenti.
Poiché però non conosco veramente nessuno di loro (anche per deficit mio), una forte percentuale di fiducia, indotta anche dalla possibilità di fare una veloce rassegna della loro storia politica, si rende necessaria.
E’ un limite e anche un pregio di queste primarie. Un limite che a mio avviso è ampiamente accettabile se consideriamo da cosa siamo partiti e come sono state formate le liste precedentemente (anche a sinistra, ovviamente) e come lo saranno per la Regione Lombardia (ho chiesto le primarie per i candidati anche per la Regione al prof Di Stefano, ma sinceramente mi ha detto che sarebbe stato a suo avviso impossibile… ma la richiesta non sarà dimenticata).
E’ un pregio perché posso dire che chiunque sceglierò , e non dirò chi sceglierò… sono ancora in dubbio!!!..., sarà una persona che non mi avrà offerto neppure un caffè o un aperitivo per condizionare la scelta.
Quindi rimane un investimento di fiducia.
Ed entra in campo la seconda canzone, una straordinaria esecuzione di “You’ll never walk alone” cantata dalle tifoserie di Celtic e Liverpool assieme (se ho ben capito è l’inno di entrambe le squadre – il Celtic è la mia seconda squadra preferita)
Con un duplice significato.
Il primo che impegna, questa volta che abbiamo potuto se non scegliere contribuire alla formazione delle liste, ciascuno di noi a seguire, con gli abbondanti strumenti che la tecnologia ci offre, i deputati e i senatori che avremo contribuito a far eleggere, per far sentire loro la nostra attenzione e il nostro sostegno.
Il secondo è che il nostro sostegno si manifesta anche nel chiedere un rendiconto delle attività svolte, della coerenza nelle scelte fatte e dei voti espressi.
Un controllo di cui abbiamo diritto, pur espresso nel pieno rispetto del lavoro.
Leggendo i profili, mi sembra che la cifra comune dei candidati sia la passione per la cura della res publica.
La passione politica è una condizione necessaria perché io accetti di pagare, con le mie tasse, lo stipendio dei “miei” parlamentari di riferimento, ma la sola passione non è una condizione sufficiente, è richiesto, in un quinquennio di prevista tregenda, studio e acquisizione di conoscenze per scelte determinanti e razionali.
mercoledì 26 dicembre 2012
PRELIEVO FISCALE -ANALOGIE
Ho trovato quella che mi sembra una analogia tra MARIO MONTI: "Cambiare l'Italia, Riformare l'Europa. Un'Agenda per un impegno comune" e JOSEPH STIGLITZ " Le politiche economiche tra austerità e crescita" su IL LAVORO IN EUROPA (www.sbilanciamoci.info). E' una mia incomprensione?
MONTI: (pag 5) "Per la prossima legislatura occorre un impegno, non appena le condizioni generali lo consentiranno, a ridurre il prelievo fiscale complessivo, dando la precedenza alla riduzione del carico fiscale gravante sul lavoro e impresa. Questa va comunque perseguita anche trasferendo il carico corrispondente su grandi patrimoni e sui consumi che impattano sui più deboli e sul ceto medio. Servono meccanismi di misurazione della ricchezza oggettiva e tali da non causare fughe di capitali. In questo modo il fisco diventa strumento per perseguire anche obiettivi di maggiore equità nella distribuzione del peso dell'aggiustamento"
STIGLITZ (SBILANCIAMOCI): (pag. 10) Infine, ci sono politiche che comportano pesanti trade- off in cui non tutti hanno benefici nel breve periodo. Se il consolidamento fiscale ci deve essere, questo non dovrebbe pesare sulle spalle di chi ha sofferto per il malfunzionamento del sistema durante l'ultimo quarto di secolo, a piuttosto sulle spalle di chi ne ha beneficiato. Negli Stati Uniti, per esempio, con circa un quarto dell'intero reddito nazionale che appartiene all'1% più ricco della popolazione, moderati incrementi delle tasse sul reddito, sui guadagni in conto capitale e sul patrimonio potrebbero portare grandi entrate fiscali senza compromettere lo standard di vita. Anche una piccola tassa sulle transazioni finanziarie potrebbe far recuperare grandi risorse.
MONTI: (pag 5) "Per la prossima legislatura occorre un impegno, non appena le condizioni generali lo consentiranno, a ridurre il prelievo fiscale complessivo, dando la precedenza alla riduzione del carico fiscale gravante sul lavoro e impresa. Questa va comunque perseguita anche trasferendo il carico corrispondente su grandi patrimoni e sui consumi che impattano sui più deboli e sul ceto medio. Servono meccanismi di misurazione della ricchezza oggettiva e tali da non causare fughe di capitali. In questo modo il fisco diventa strumento per perseguire anche obiettivi di maggiore equità nella distribuzione del peso dell'aggiustamento"
STIGLITZ (SBILANCIAMOCI): (pag. 10) Infine, ci sono politiche che comportano pesanti trade- off in cui non tutti hanno benefici nel breve periodo. Se il consolidamento fiscale ci deve essere, questo non dovrebbe pesare sulle spalle di chi ha sofferto per il malfunzionamento del sistema durante l'ultimo quarto di secolo, a piuttosto sulle spalle di chi ne ha beneficiato. Negli Stati Uniti, per esempio, con circa un quarto dell'intero reddito nazionale che appartiene all'1% più ricco della popolazione, moderati incrementi delle tasse sul reddito, sui guadagni in conto capitale e sul patrimonio potrebbero portare grandi entrate fiscali senza compromettere lo standard di vita. Anche una piccola tassa sulle transazioni finanziarie potrebbe far recuperare grandi risorse.
lunedì 24 dicembre 2012
CRITERI PER LA SCELTA DELLA CANDIDATA/DEL CANDIDATO ALLE PRIMARIE PARLAMENTARI
Entra nel periodo caldo la campagna elettorale dei candidati
alle primarie parlamentari dei partiti del centro sinistra. Aspettavo questo da tempo e sono orgoglioso
che almeno un paio dei movimenti politici nei quali cerco una risposta ai
problemi italiani hanno organizzato queste primarie, con fatica, forse con
limiti strutturali, in una data difficile (non per loro colpa), ma intanto a
sinistra si è iniziato questo percorso. Complimenti. Si può solo migliorare.
Mi giungono autopromozioni o suggerimenti da parte di terzi
non candidati per sostenere l’uno o l’altra ( e l’altra, visto le regole). Con
riassunti della attività passata e presente.
Che vuol dire poco o nulla visto che non mi dice come
qualitativamente sono stati assolti gli incarichi e mancando il tempo per fare
una ricerca documentale.
Diamo per assodato che un po’ di fiducia ci vuole e per scontato che Fiorito o Renzo Bossi, e men che meno Nicole Minetti si candidano per il centro sinistra.
Allora sono tre le domande che pongo ai candidati e la cui
risposta, se mai arriverà, sarà di discrimine per la scelta:
1- Se
eletto la/il rappresentante della circoscrizione che avrò scelta/o aprirà un
canale di contatto con i propri elettori che identifico in una newsletter nella
quale ci dirà cosa fa in parlamento, quali legge vota, come e perché, quali
leggi propone?
2- Se
eletto la/il rappresentante della circoscrizione che avrò scelta/o aprirà un
ufficio sul territorio nel quale assicurerà la presenza nei giorni di vacanza
di convocazione parlamentare per essere punto certo di riferimento per amministratori
locali, volontari nei partiti di riferimento, cittadini dell’area di
riferimento e cittadini comuni?
3- Se
eletto la/il rappresentante della circoscrizione avrò scelta/o si impegna a organizzare
assemblee pubbliche sul territorio nelle quali illustrare la sua attività
parlamentare passata e discutere con i propri elettori (in senso più ampio possibile)
anche le scelte future motivando i propri convincimenti (sia che voto con senso
di squadra come chiede la coalizione, sia che esprima un voto libero in
contrasto con il resto del gruppo parlamentare), in un dibatti che, preservando
la libertà di scelta del parlamentare, possa creare una circolazione di idee e
un concorso di conoscenza e partecipazione.
martedì 18 dicembre 2012
TREZZO: "DEBITI". UN INTERVENTO CHE FA UN PO' DI CHIAREZZA
L’amica
Giancarla Passoni mi manda questo suo intervento in risposta alle ricostruzioni
volutamente imprecise nei termini ma chiare nella volontà di “riscrivere la
storia” esposte per il paese dalla lista per il cambiamento.
L’intervento
di Giancarla, con la quale ho condiviso un tratto di cammino nella
Amministrazione, ha il pregio di precisare termini e contesto, dimostrando
rispetto per i cittadini di Trezzo che possono fare le loro scelte liberamente,
senza essere trattati da “manovrabili incompetenti”. Per questo, con il suo
consenso, trascrivo questo pezzo nel mio blog e lo posto sui social network,
con l’invito a condividere e diffondere il testo. Tanto sappiamo quale sarà la
reazione, senza molta fantasia chi osa criticare questa maggioranza è accusato,
dagli amministratori pro tempore, secondo l’uggia del momento, o di essere in
malafede o di essere in confusione mentale. Tanto banali nelle reazioni quanto
opachi nelle strumentalizzazioni. Eppure il vento soffia ancora.
ADESSO BASTA CON IL TORMENTONE DEI DEBITI!!!!
Capisco
che per giustificare il proprio immobilismo e la mancanza di idee si tenti di
denigrare ciò che altri hanno invece fatto,
ma vediamo di capire qual'è la
verità:
I presunti “debiti” che l'amministrazione Villa
ha ereditato dalla precedente amministrazione sono in realtà i MUTUI ancora
in ammortamento relativi agli investimenti per le opere pubbliche.
Infatti
dei 60 mutui ancora accesi 41 sono
riferiti ad opere pubbliche degli anni '80 e '90 e quindi l'entità complessiva è riferita ad
opere pubbliche realizzate nell'arco di
trent'anni.
Ma
possono essere davvero considerati “debiti” o non sono forse il risultato di una profonda trasformazione
del nostro paese?
Ecco
a cosa sono dovuti i “presunti debiti”:
-Ristrutturazione
Villa Gina
-Acquisizione
e ristrutturazione ex Chiesetta di S. Marta per la sede Vigili (ora spostata in
Via Gramsci) e Centro Anziani “Libro Aperto”
-Ampliamento
Scuola Materna e nuovi arredi
-Ristrutturazione
Scuola Elementare e nuovi arredi
-Centro
canottaggio
-Campi
calcio Concesa
-Area
mercato
-Costruzione
Asilo Nido di Via Mazzini
-Realizzazione
Centro Socio-Educativo di Via Roma
-Nuova
Sede Croce Azzurra
-Residenza
sanitaria anziani
-Costruzione
Palestra via Nenni
-Rifacimento e
riqualificazione strade e piazze
- ecc. ecc. ecc.
E
allora? Si tratta davvero di “debiti”
ingiustificabili?
Credo
che i cittadini si rendano conto che senza MUTUI non sarebbe stato possibile realizzare
tante opere pubbliche che fanno la differenza nella qualità della vita nel
nostro paese sia per i giovani che per gli anziani ed in generale per tutte le
famiglie.
In
quanto alla gestione oculata, Trezzo è stato dichiarato comune virtuoso da
anni, ancora prima della Giunta Villa, così come il patto di stabilità è sempre
stato rispettato fin dalla sua istituzione.
Certo
le difficoltà economiche (peraltro già presenti 3 anni fa anche se smentite
dagli amici di Villa) obbligano le amministrazioni locali a tagliare le
spese, ma dove tagliare è una scelta
oggettiva di chi amministra e che deve avere il coraggio di assumersene le
responsabilità, invece di ripetere come un tormentone, che tutto è colpa dei
“debiti” trovati, che in realtà sono investimenti per rendere la nostra Trezzo
una città vivibile con una grande disponibilità di servizi e strutture
sportive.
Un'altra
cosa di cui le precedenti amministrazioni possono essere orgogliosi è che pur
avendo nel tempo estinto alcuni mutui utilizzando l'Avanzo di Amministrazione
(la giunta Villa non ha inventato nulla anche in questo caso) ha sempre
garantito tutti i servizi con rette sostenibili, garantendo nel contempo anche
i contributi alle famiglie per i degenti
trezzesi della R.S.A.
Al
contrario la politica dell'Amministrazione Villa è quella di tagliare i servizi
ed aumentare le rette pur di estinguere i Mutui.
sabato 8 dicembre 2012
PATTO CIVICO LOMBARDIA
DOMANDE AI TRE
CANDIDATI PER IL “PATTO CIVICO LOMBARDIA”
Il sole 24 ore pubblica un'inchiesta che intitola i
Regioburocrati, giocando tra il senso di burocrati delle regioni con l'eco
riflesso di una burocrazia mandarina fuori da ogni controllo, opaca
quando non castale o fuori legge (vicenda bando dirigenti lombardi). Ma la
burocrazia credo sia importante come le ruote dentate del cambio, vuoi avere 12
cilindri che girano a mille, se poi il moto non viene trasmesso alla ruote, e
una burocrazia ostile al cambiamento può far imballare il miglior motore.
Allora chiedo. Pensa di e come intervenire perché il palazzo della regione
diventi una casa di vetro orientata verso i cittadini? Ai livelli di maggiore
responsabilità lo spoiling system, se i funzionari durano nell'incarico tanto
quanto i referenti politici, é un sistema perverso? Noi siamo per la meritocrazia,
ma se un politico sa che il suo successo dipende anche dal bravo direttore di
dipartimento, non sceglierà un incapace.
Trasporti locali. Quando si parla di trasporti locali si parla quasi solo di ferro. Quando di parla che di gomma, che ha il pregio della duttilità (va a prendere il passeggero, non ha bisogno di un secondo mezzo di trasporto per essere raggiunto) si pensa solo al trasporto radiale verso i poli attrattori. La mia impressione é che ci si dimentichi dei collegamenti tangenziali, tra le realtà locali del territorio, e che quindi sia quasi impossibile, o difficile, muoversi all'interno del territorio se non su punti posti sulla semiretta che porta al centro attrattore. Per esempio, non c'è standardizzazione tra la produzione di informazioni, oppure siamo lontani dal biglietto unico ( primi passi con Io viaggio) o infine due aziende contigue con linee con punti in comune non attuano coincidenze studiate. La invito a prendere in mano il problema TPL partendo dalla necessità del cliente esistente e potenziale risalendo verso la soluzione dei problemi delle aziende in funzione del cliente. È vero che le deleghe sono alle provincie, ma i cordoni della borsa li ha la regine e Anav e Asstra verranno a parlare con il suo, potenziale, assessore.
Un amico che lavora nel mercato equo e solidale mi ha mandato un post nel quale informa che sono state depositate 7.800 firme per un progetto di legge regionale, credo si dica di iniziativa popolare, che tuteli e valorizzi il commercio equo e solidale. Pensa che entrerà nel suoi programma l'adozione di questa proposta di legge?
Votare contemporaneamente per la Regione e per le
Politiche, considerato che nel Patto Civico per la Lombardia troviamo
finalmente una comune partecipazione delle forze politiche di centro sinistra e
di sinistra, sarà un problema per lo schieramento per la Regione perché
assisteremo a una schizofrenia per cui si farà una battaglia comune su un
tavolo salvo dividersi aspramente, come già possiamo vedere accade oggi, sul
tavolo nazionale. Un fianco molle nel quale, se non si sarà chiari, se non si
useranno toni moderati, se non ci sarà un avvicinamento a livello di politica
nazione (se non prevarrà la volontà autodistruttiva alla divisione tipica di
noi di sinistra), la destra infilerà con dolorosa costanza il suo forcone.
Indipendentemente da chi sarà il candidato governatore.
30.000 è più di 100
Forse non sono stati 95.000, forse un terzo 30.000/35.000, sicuramente opache e con molti nei, ma anche prendendo il numero più basso dei partecipanti alle Parlamentarie, mi sovviene che è un numero molto più alto del numero di persone che hanno deciso chi fossero i parlamentari di questo nostro attuale squalificato parlamento. E guardando le facce di alcuni di coloro che sono stati scelti, appaiono anche più belli e più normali di molti parlamentari attuali. Un consiglio al centrosinistra: non guardi il pelo nell'occhio del mov 5 stelle, eviti una trave nel proprio organizzando delle grandi, belle, trasparenti primarie per le proprie liste, sia al Parlamento e Senato, sia, essendo Lombardo, per il Consiglio Regionale della Lombardia (possibilmente di una unica coalizione "patto civico Lombardia"). Per una volta, con orgoglio, facciamo i primi della classe.
domenica 2 dicembre 2012
GRATTANDO IL GHIACCIO PER CERCATE TERRENO FERTILE
Murakami Haruki
"L'uccello che girava le viti del mondo"
pag. 161
"L'uccello che girava le viti del mondo"
pag. 161
Mi sedetti sul divano, e con la forbice tagliai il bordo
della busta. Lòa lettera era ugualmente scritta col pennelli in caratteri
eleganti su un rotolo di carta di riso all’antica. Era una capolavoro di
calligrafia, sicuramente opera di una persona molto raffinata, ma per me che
tanta raffinatezza non la possedevo,, leggerla fu un vero e proprio rompicapo.
Mi ci volle un sacco di tempo per decifrare quegli ideogrammi all’antica…
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