Traggo da IL VENERDI' di Repubblica la lettera di una insegnante a Michele Serra.
"Gentile Serra, quella di Repubblica contro B. è una battaglia persa, definitivamente. Le mie allieve di una classe quinta professionale, ragazze fresche, gentili, apparentemente ingenue, hanno scoperto,grazie a Santoro, la vicenda delle escort e Berlusconi è diventato il loro eroe. Si è spalancato un mondo di meravigliose opportunità che non avevano finora preso in considerazione. In breve: è fantastico per loro, che faticano a leggere e comprendere un libro di testo di storia o di economia, scoprire che esiste un uomo di potere che, in cambio di un orgasmo, ti candida in Europa. Hanno detto: tutti vanno a puttane, anche i comunisti, se poi B. le candida anche è semplicemente più generoso dei suoi avversari.
Cerchiamo tutti quanti di far capire alla Gelmini che è questa l'idea di meritocrazia che sta conquistando la fantasia delle fanciulle. IO continuerò orgogliosamente, ostinatamente a dichiararmi moralista"
Non pubblico subito la risposta di Serra. Chi compra Repubblica la conosce, chi non la legge ha tempo e spazio per meditare una risposta ed eventualmente condividerla. Domenica scriverò ciò che ha risposto Serra.
se anche vi vedo tutti in piedi ad applaudire, io continuo a pensare che sia sbagliato _EUROPEO e ITALIANO di MINORANZA_ DOVERISTA GENTILE
venerdì 30 ottobre 2009
martedì 27 ottobre 2009
UN INIZIO PROMETTENTE
Sto iniziando a leggere un libro:"LA LAICITA' AL TEMPO DELLA BIOETICA" di Claudia Mancina, e nella introduzione trovo questa frase: " ... l'idea della RAGIONE PUBBLICA, cioè l'idea che le decisioni politiche debbano essere giustificate sulla base di ragioni derivanti da una cultura e una pratica politica che si basa su principi e valori autonomi, e non sulla base di convinzioni etiche che non possono essere imposte a chi già non le condivida; e la propongo come una nuova versione della laicità. Essa ci consente anche di articolare in modo nuovo la necessaria distinzione tra etica e politica. La politica non può essere lo spazio di applicazione dell'etica, per la semplice ragione che una concezione etica è solo di alcuni, mentre la politica è proprio lo spazio nel quale incontriamo persone che seguono concezioni etiche diverse dalle nostre. I valori della politica sono quelli della convivenza e del reciproco rispetto, e nell'ambito politico sono questi che seguiamo. Non c'è una scissione tra le nostre convizioni etiche e i valori politici; non ci viene richiesto di rinunciare a noi stessi o alle verità di cui ci sentiamo certi, ma di rinunciare a fare di quelle verità la base delle decisioni pubbliche, e di cercare invece, insieme agli altri nostri concittadini, decisioni che siano accettabili per tutti. E' una richiesta di eguale rispetto, di disposizione alla reciprocità, che è insita nel legame di cittadinanza"
Indubbiamente un buon inizio, e, rovesciando l'approccio più immediato e facile, non interrogo "gli altri" su questi concetti, ma li rivolgo (e mi interrogo e mi metto in dubbio) a me ateo e laico.
Indubbiamente un buon inizio, e, rovesciando l'approccio più immediato e facile, non interrogo "gli altri" su questi concetti, ma li rivolgo (e mi interrogo e mi metto in dubbio) a me ateo e laico.
lunedì 19 ottobre 2009
ALLORA E' PROPRIO COSI'?
da "L'eleganza del riccio" di Muriel Barbery.
Allora è proprio così? Di colpo svaniscono tutte le possibilità? Una vita piena di progetti, di discussioni appena abbozzate, di desideri ancora non esauditi si spegne in un secondo, e non rimane più niente, non c'è niente da fare, non si può più tornare indietro?
Allora è proprio così? Di colpo svaniscono tutte le possibilità? Una vita piena di progetti, di discussioni appena abbozzate, di desideri ancora non esauditi si spegne in un secondo, e non rimane più niente, non c'è niente da fare, non si può più tornare indietro?
mercoledì 14 ottobre 2009
COME SCORRE LA VITA DUNQUE?
da "L'eleganza del riccio" di M. Barbery.
Come scorre la vita dunque? Giorno dopo giorno ci sforziamo di fare la nostra parte in questa commedia fantasma. Da primati quali siamo, la nostra attività consiste essenzialmente nel mantenere e curare il nostro territorio affinchè ci protegga e ci soddisfi, nell'arrampicarci o almeno non scendere nella scala gerarchica della tribù, e nel fornicare in tutti i modi possibili -foss'anche con la fantasia - sia per il piacere che per la discendenza promessa. Allo stesso modo usiamo una parte non trascurabile della nostra energia per intimidire o sedurre, poichè queste due strategie da sole assicurano la brama territoriale, gerarchica e sessuale che anima il nostro conatus. Ma niente di tutto ciò raggiunge la nostra coscienza. Parliamo di amore, di bene e di male, di filosofia e di civiltà, e ci attacchiamo a queste rispettabili icone come una zecca assetata al suo cagnolone caldo
Come scorre la vita dunque? Giorno dopo giorno ci sforziamo di fare la nostra parte in questa commedia fantasma. Da primati quali siamo, la nostra attività consiste essenzialmente nel mantenere e curare il nostro territorio affinchè ci protegga e ci soddisfi, nell'arrampicarci o almeno non scendere nella scala gerarchica della tribù, e nel fornicare in tutti i modi possibili -foss'anche con la fantasia - sia per il piacere che per la discendenza promessa. Allo stesso modo usiamo una parte non trascurabile della nostra energia per intimidire o sedurre, poichè queste due strategie da sole assicurano la brama territoriale, gerarchica e sessuale che anima il nostro conatus. Ma niente di tutto ciò raggiunge la nostra coscienza. Parliamo di amore, di bene e di male, di filosofia e di civiltà, e ci attacchiamo a queste rispettabili icone come una zecca assetata al suo cagnolone caldo
mercoledì 16 settembre 2009
NON POSSIAMO TACERE
El Katawi Dafani ha ucciso la figlia Sanaa perchè non poteva accettare le sue scelte in tema di sessualità, stile di vita, scelta di tipo di famiglia, legame multiculturale e multireligioso. In poche parole CONVIVEVA CON UN ITALIANO CATTOLICO.
Noi che siamo laici, che lottiamo per i diritti delle persone a scegliersi il tipo di famiglia che desiderano, che difendiamo la libertà di scelta e persino il corpo delle donne dagli abusi fisici e mediatici, che osteggiamo quel cattolicesimo che non vuole concedere alle persone la libertà di decidere del proprio corpo fino alla scelta di fine vita, non possiamo tacere di fronte a questo scandalo. Scandalo maggiorato dal fatto che leggiamo sui giornali che il signor El Ketawi è descritto come un cittadino ligio al dovere, gran lavoratore e integrato con i compagni di lavoro. QUESTO NON BASTA. Non ci può rendere indifferenti al suo credersi padrone della vita di un'altra persona, dio in terra che da e toglie la vita, in nome di una religione, o meglio del fatto che i dettati di una religione siano più importanti della scelta di una persona di seguirli o meno.
Ma questo scandalo interroga, deve interrogare, la comunità musulmana ( e senza voler aprire la domanda al mondo o all'Italia, io la rivolgo agli amici della mia città, Trezzo). Non potrei accettare il loro silenzio. Questo scandalo credo, auspico, imponga una parola chiara e forte se il signor El Katawi è rappresentativo o un pazzo isolato e se Sanaa, come Hina, è morta per nulla o quel sangue potrà almeno nutrire la terra dove crescano diritti uguali per tutti gli uomini e le donne.
Noi che siamo laici, che lottiamo per i diritti delle persone a scegliersi il tipo di famiglia che desiderano, che difendiamo la libertà di scelta e persino il corpo delle donne dagli abusi fisici e mediatici, che osteggiamo quel cattolicesimo che non vuole concedere alle persone la libertà di decidere del proprio corpo fino alla scelta di fine vita, non possiamo tacere di fronte a questo scandalo. Scandalo maggiorato dal fatto che leggiamo sui giornali che il signor El Ketawi è descritto come un cittadino ligio al dovere, gran lavoratore e integrato con i compagni di lavoro. QUESTO NON BASTA. Non ci può rendere indifferenti al suo credersi padrone della vita di un'altra persona, dio in terra che da e toglie la vita, in nome di una religione, o meglio del fatto che i dettati di una religione siano più importanti della scelta di una persona di seguirli o meno.
Ma questo scandalo interroga, deve interrogare, la comunità musulmana ( e senza voler aprire la domanda al mondo o all'Italia, io la rivolgo agli amici della mia città, Trezzo). Non potrei accettare il loro silenzio. Questo scandalo credo, auspico, imponga una parola chiara e forte se il signor El Katawi è rappresentativo o un pazzo isolato e se Sanaa, come Hina, è morta per nulla o quel sangue potrà almeno nutrire la terra dove crescano diritti uguali per tutti gli uomini e le donne.
venerdì 11 settembre 2009
SALTELLANDO TRA LE MOZIONI AL CONGRESSO PD 2
Mi chiedo cosa intenda Franceschini quando, prendendo spunto dalla “velocità del cambiamento (del mondo) ci invita a pensare “ IN TERMINI NUOVI”. Che significato hanno queste parole? Franceschini ci dice che il mondo “riscopre una identità”nomade”, le nostre certezze vengono travolte, sembriamo “condannati a vivere nel presente, incapaci di guardare lontano, (ma)… guardando la terra che si calpesta anziché tenendo lo sguardo sull’orizzonte…”.
E’ una riflessione interessante, ma c’è quell’inizio, TERMINI NUOVI che mi lascia perplesso. Troppe volte (direi dal 1989 almeno) NUOVO ha assunto un significato improprio, positivo, che non gli appartiene. Dopo anni di “nuovismo” che si insinua dappertutto, finalmente quest’anno abbiamo potuto leggere un leader che ci ha detto che se i problemi che ci troviamo davanti sono o ci sembrano nuovi, ma i valori che ci consentono di affrontarli e superarli sono vecchi (cito Le sfide che dobbiamo affrontare forse sono sfide nuove. Gli strumenti con cui le affrontiamo forse sono nuovi. Ma quei valori da cui dipende il nostro successo, il duro lavoro e l'onestà, il coraggio e la gentilezza, la tolleranza e la curiosità, la lealtà e il patriottismo, queste cose sono antiche. Dal discorso di insediamento del Presidente USA B. Obama). Anche alla luce di queste parole, ciò che scrive Franceschini risulta vago e impreciso, e soprattutto non libera dai dubbi.
E’ una riflessione interessante, ma c’è quell’inizio, TERMINI NUOVI che mi lascia perplesso. Troppe volte (direi dal 1989 almeno) NUOVO ha assunto un significato improprio, positivo, che non gli appartiene. Dopo anni di “nuovismo” che si insinua dappertutto, finalmente quest’anno abbiamo potuto leggere un leader che ci ha detto che se i problemi che ci troviamo davanti sono o ci sembrano nuovi, ma i valori che ci consentono di affrontarli e superarli sono vecchi (cito Le sfide che dobbiamo affrontare forse sono sfide nuove. Gli strumenti con cui le affrontiamo forse sono nuovi. Ma quei valori da cui dipende il nostro successo, il duro lavoro e l'onestà, il coraggio e la gentilezza, la tolleranza e la curiosità, la lealtà e il patriottismo, queste cose sono antiche. Dal discorso di insediamento del Presidente USA B. Obama). Anche alla luce di queste parole, ciò che scrive Franceschini risulta vago e impreciso, e soprattutto non libera dai dubbi.
giovedì 10 settembre 2009
SALTELLANDO TRA LE MOZIONI AL CONGRESSO PD
Bersani nella sua Mozione a un certo punto, nel capitolo LEGALITA' e DEMOCRAZIA, scrive: "E quale credibilità può avere il governo delle leggi ad personam per chiedere ai dipendenti pubblici di essere irreprensibili?" Se la credibilità etica di buona parte del nostro governo può essere messa in discussione, questo è irrilevante, a mio avviso, rispetto alla necessità, indisponibile a qualsiasi giustificazione, che il dipendente pubblico sia irreprensibile nel suo operare come dipendente dello stato o delle amministrazioni diverse e locali. La irreprensibiltà del dipendente pubblico deve essere, come dire, "di default", un apriori che non può essere messo in discussione, pena il collasso dell'amministrazione pubblica e quindi dello stato (forse il nostro scenario?), anche in presenza del peggior governo possibile. La riforma auspicata e prevista da Bersani della amministrazione diventa un esercizio sterile se non si prevede una riforma morale che deve coinvolgere tutta la nazione e che può essere una "Mission" per un partito che vuole essere il partito del secolo.
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