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venerdì 11 settembre 2009

SALTELLANDO TRA LE MOZIONI AL CONGRESSO PD 2

Mi chiedo cosa intenda Franceschini quando, prendendo spunto dalla “velocità del cambiamento (del mondo) ci invita a pensare “ IN TERMINI NUOVI”. Che significato hanno queste parole? Franceschini ci dice che il mondo “riscopre una identità”nomade”, le nostre certezze vengono travolte, sembriamo “condannati a vivere nel presente, incapaci di guardare lontano, (ma)… guardando la terra che si calpesta anziché tenendo lo sguardo sull’orizzonte…”.
E’ una riflessione interessante, ma c’è quell’inizio, TERMINI NUOVI che mi lascia perplesso. Troppe volte (direi dal 1989 almeno) NUOVO ha assunto un significato improprio, positivo, che non gli appartiene. Dopo anni di “nuovismo” che si insinua dappertutto, finalmente quest’anno abbiamo potuto leggere un leader che ci ha detto che se i problemi che ci troviamo davanti sono o ci sembrano nuovi, ma i valori che ci consentono di affrontarli e superarli sono vecchi (cito Le sfide che dobbiamo affrontare forse sono sfide nuove. Gli strumenti con cui le affrontiamo forse sono nuovi. Ma quei valori da cui dipende il nostro successo, il duro lavoro e l'onestà, il coraggio e la gentilezza, la tolleranza e la curiosità, la lealtà e il patriottismo, queste cose sono antiche. Dal discorso di insediamento del Presidente USA B. Obama). Anche alla luce di queste parole, ciò che scrive Franceschini risulta vago e impreciso, e soprattutto non libera dai dubbi.

giovedì 10 settembre 2009

SALTELLANDO TRA LE MOZIONI AL CONGRESSO PD

Bersani nella sua Mozione a un certo punto, nel capitolo LEGALITA' e DEMOCRAZIA, scrive: "E quale credibilità può avere il governo delle leggi ad personam per chiedere ai dipendenti pubblici di essere irreprensibili?" Se la credibilità etica di buona parte del nostro governo può essere messa in discussione, questo è irrilevante, a mio avviso, rispetto alla necessità, indisponibile a qualsiasi giustificazione, che il dipendente pubblico sia irreprensibile nel suo operare come dipendente dello stato o delle amministrazioni diverse e locali. La irreprensibiltà del dipendente pubblico deve essere, come dire, "di default", un apriori che non può essere messo in discussione, pena il collasso dell'amministrazione pubblica e quindi dello stato (forse il nostro scenario?), anche in presenza del peggior governo possibile. La riforma auspicata e prevista da Bersani della amministrazione diventa un esercizio sterile se non si prevede una riforma morale che deve coinvolgere tutta la nazione e che può essere una "Mission" per un partito che vuole essere il partito del secolo.