Gaza è uscita dal nostro orizzonte comunicativo. Fino alla prossima crisi, che probabilmente non inizierà prima che tutti coloro che possono guadagnare dalla ricostruzione abbiano chiuso con soddisfazione il portafoglio, la vicenda passerà sottotraccia, escluso qualche stanca formula in occasioni diplomatico/mediatiche o qualche assassinio particolarmente odioso da parte dei militari israeliani.
Intanto a Gaza i pescatori verranno imprigionati o uccisi se cercheranno il pesce dove c'è, qualcuno pagherà gli stipendi agli impiegati di Hamas, i bambini di Gaza e Israeliani cresceranno imparando quanto feroci sono gli altri e come sia opportuno odiarli, i prigionieri amministrativi continueranno a rimanere in cella senza processo, Israele continuerà a costruire colonie e distruggere villaggi e colture Palestinesi, l'economia palestinese continuerà a essere inesistente ma i missili inutili di Hamas aumenteranno in modo altrettanto inutile.
Amira Hass ha preparato queste 18 domande, che allego in foto, pubblicate su Internazionale del 26 settembre. Domande che non ha potuto porre e che rimarranno senza risposte (ma la sola lettura delle domande deve indurre qualche riflessione anche a noi, che spesso nella nostra ansia di parteggiare per il più debole facciamo confusione su chi è la vittima e su chi sfrutta le vittime per i propri scopi, anche se fanno parte del proprio popolo)
domanda 5: Già prima della guerra sapevate che l'occidente si sarebbe offerto di sostenere i costi della ricostruzione di Gaza (preciso io, ho letto che il Qatar - quello che sosteneva ISIS - offre 1 miliardo di euro). Lo fa dal 1994. Senza la certezza che l'occidente e le Nazioni Unite si sarebbero mobilitati, avreste fatto le stesse scelte?
domanda 9: Avete detto che l'accordo per il cessate il fuoro con Israele è un grande risultato. Cosìè che lo rende tale? Gaza continua a essere isolata e Israele non sembra voler cambiare atteggiamento. La marina israeliana spara sui pescatori e li arresta quando salpano per guadagnarsi da vivere. Gli abitanti sono ancora rinchiusi nella prigione che Israele ha creato per loro vent'anni fa.
domanda 15. Avete descritto il ritiro di Israele da Gaza nel 2005 come un'importante vittoria nella vostra storia militare. da allora, però, la Striscia è sempre più separata dalal Cisgiordania. Le vostre azioni hanno solo aiutato Israele a raggiungere un obiettivo che perseguiva dal 1990. Cosa ne pensate?
domanda 18. Cosa avete ottenuto con la violenza? Durante la prima intifada avete insistito per usare armi ed esplosivi nei territori Occupati. Dopo il massacro a Hebron nel 1994 avete dato il via agli attentati contro i civili in Israele. negli ultimi dieci anni avete migliorato il vostro arsenale. eppure la situazione è peggiorata. Il territorio palestinese è più frammentato. Sono aumentati sia gli insediamenti sia le diseguaglianze nella società palestinese. Possiamo dire che la resistenza armata ha fallito?
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